"Un riesame esauriente dei principi guida sull'uso degli animali a fini sperimentali". Così Vittorio Silano ha definito il parere pubblicato dall'Efsa sulla sperimentazione animale. Incoraggiare i metodi alternativi. Impossibile ad oggi evitare il ricorso, almeno parziale, agli animali. Il comitato scientifico dell'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (Efsa), in un parere pubblicato ieri, ha sottolineato l'importanza di metodi di valutazione del rischio nel campo della sicurezza di alimenti e mangimi che non solo riducano al minimo l'impiego di animali utilizzati a fini sperimentali e le sofferenze cui essi sono sottoposti, ma che conducano anche ''alla sostituzione degli esperimenti sugli animali''.
''Il parere - ha detto Vittorio Silano, presidente del comitato scientifico dell'Efsa - costituisce un riesame esauriente dei principi guida sull'uso degli animali a fini sperimentali e sintetizza le possibilita' di sostituzione, riduzione e affinamento delle sperimentazioni sugli animali nei vari campi interessati dalle attivita' dell'Efsa''. La maggior parte delle valutazioni del rischio condotte dall' Efsa richiede dati sperimentali. ''Al momento - riferisce l' Autorita' - non e' possibile ottenere tutte le informazioni e i dati necessari per assicurare un livello elevato di protezione del consumatore senza il ricorso, almeno parziale, alla sperimentazione sugli animali''.
Il parere elenca quindi i tipi di metodi alternativi alla sperimentazione animale riconosciuti a livello internazionale e disponibili per vari tipi di studi utilizzati nella valutazione del rischio (ad es. prove di tossicita' acuta, di irritazione cutanea e di irritazione oculare) e indica che questi vanno usati in linea con la vigente legislazione comunitaria. Per quei settori in cui i metodi alternativi non sono in grado di fornire tutti gli elementi necessari, come per gli effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo, il parere descrive strategie di sperimentazione e valutazione del rischio integrate che possono contribuire a ridurre la necessita' di esperimenti sugli animali. (ANSA).