L'Italia ha un Piano di risposta ad una eventuale pandemia. Polvere di Tamiflu per l'incapsulamento a cura dell'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Ferruccio Fazio: "stiamo studiando una strategia vaccinale da mettere in atto in caso di necessità". In merito a notizie diffuse da organi di informazione su una presunta insufficienza nel nostro Paese di scorte di farmaci antivirali per far fronte ad una eventuale pandemia da influenza "suina", il Sottosegretario alla Salute Prof.
Ferruccio Fazio precisa che tali notizie sono inesatte.
Presso il Ministero sono stoccate quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali. Più precisamente sono disponibili circa dieci milioni di dosi di farmaco Zanamivir (Relenza) e 60mila dosi di farmaco Oseltamivir (Tamiflu) pronte per l'assunzione. Sono inoltre disponibili circa 30 milioni di dosi di Tamiflu sotto forma di polvere, per l'incapsulamento della quale è già stato dato mandato all'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Tale polvere, peraltro, può essere assunta, in estrema emergenza, in soluzione liquida.
Contro una possibile pandemia di febbre suina, "stiamo studiando una strategia vaccinale da mettere in atto in caso di necessità". Lo ha annunciato il Sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, parlando ai giornalisti oggi all'Irccs San Raffaele di Milano a margine di un convegno sulla tomoterapia. "Ci dobbiamo infatti preparare da un punto di vista strategico a un'eventuale esplosione della pandemia", ha precisato. Quanto invece a un futuro vaccino, per avere a disposizione un prodotto specifico in questi casi "normalmente servono circa 6 mesi", ha sottolineato Fazio.
Il Ministero segnala inoltre che l'Italia dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale. L'influenza del suino è una importante e frequente causa di patologia respiratoria acuta nell'allevamento suino, tanto che vengono effettuati interventi di routine da parte dei servizi sanitari.
Il Sottosegretario alla Salute On. le Francesca Martini, rende noto che da vari anni, l'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna (IZSLER), già Centro di Referenza Nazionale per le malattie vescicolari del suino, ha reso sistematico un programma di screening con lo scopo di monitorare la circolazione dei virus influenzali suini e teso allo studio delle caratteristiche dei ceppi circolanti che, comunque, appartengono ai ceppi influenzali circolanti in Europa.
Il Ministero finanzia inoltre ricerche in collaborazione tra Istituti Zooprofilattici (IZSLER e l'IZS delle Venezie già Centro di Referenza Nazionale per l'Influenza aviaria) e Istituto Superiore di Sanità per lo studio delle possibili ricombinazioni virali e della trasmissione di ceppi influenzali dagli animali all'uomo, rilevato che i virus influenzali di tipo A sono caratterizzati da un'elevata capacità di effettuare "passaggi" da una specie ad un'altra.
Sono inoltre in esecuzione studi osservazionali, in particolare un progetto finanziato dall'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, per valutare l'esposizione di lavoratori, addetti ad allevamenti avicoli e suinicoli, rilevati positivi agli anticorpi contro virus influenzali aviari e suini e quantificarne l'eventuale rischio legato all'attività lavorativa.