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FINE MESE DIFFICILE ANCHE PER LA VETERINARIA USA

FINE MESE DIFFICILE ANCHE PER LA VETERINARIA USA
La stretta creditizia sta influendo sulle strutture veterinarie statunitensi. Un'indagine condotta fra i proprietari ed i dirigenti delle strutture dell'AAHA ha dimostrato che una percentuale significativa di esse si trova a dover affrontare potenziali insidie finanziarie. Il 33% delle strutture non riesce a coprire le spese di gestione mensili.

Secondo un'indagine commissionata dalla AAHA sul credito, la maggior parte delle strutture "va bene, ma ci sono alcuni motivi di preoccupazione".

L'indagine condotta a dicembre dello scorso anno da Newstat, fra i proprietari ed i dirigenti delle strutture dell'AAHA, ha dimostrato che, anche se la salute generale dell'industria del settore rimane buona, una percentuale significativa di esse si trova a dover affrontare potenziali insidie finanziarie.


Una struttura su tre ha affermato di non essere in grado di coprire completamente ogni mese le spese di gestione con le entrate mensili ed il 40% circa ha riferito di aver bisogno, regolarmente od occasionalmente, di negoziare delle forme di pagamento ritardato con i fornitori. Circa un quarto delle strutture oggetto dell'indagine ha ammesso di dover ricorrere talvolta ai propri fondi personali per finanziare le normali spese di gestione e tre strutture su quattro hanno riferito di dover usare le business credit cards per coprire i costi di gestione.


John Albers, DVM, AAHA Executive Director, ha detto che, pur essendo contento del fatto che la maggior parte di coloro che hanno risposto all'indagine se la cava bene, gli sono balzati agli occhi alcuni fatti. "Sono sorpreso dalla grande percentuale di coloro che stanno utilizzando le carte di credito per finanziare le spese di gestione", ha detto Albers. "Se la strategia è quella di acquisire degli accrediti di frequent flier miles (o alcuni benefit correlati) e la struttura è in grado di coprire completamente il bilancio ogni mese, questo può andare bene. Ma se non riuscite a coprire del tutto il bilancio, gli elevati tassi di interesse fanno sì che questa opzione sia sbagliata, anche se state maturando dei bonus."


Albers ha consigliato agli utilizzatori di carte di credito di tenere strettamente d'occhio i tassi di interesse che vengono applicati alle carte, dal momento che le compagnie possono cambiarli ogni volta che vogliono. Inoltre, ha sottolineato il numero delle strutture che non riescono a coprire i propri costi di gestione ogni mese.


"Spero che il 33% di strutture che ha riferito di non riuscire a coprire le spese di gestione mensili con le entrate mensili stia seriamente facendo il punto delle proprie entrate e delle proprie spese," ha detto Albers.
Fortunatamente, poche strutture stanno utilizzando regolarmente le opzioni di credito potenzialmente pericolose come gli home equity loans (2,4 %) o l'anticipo contante (cash advance) (0,9 %) per trovare i fondi per le proprie operazioni. Un'altra buona notizia è che solo il 5% ha riferito che la propria banca o istituto finanziario ha ridotto la misura del credito disponibile, ma il 20% ha ammesso di correre il rischio di non riuscire a coprire i propri impegni di spesa fondamentali, come i salari del personale, se il credito dovesse scomparire.


"A fronte di un declino delle entrate, il personale disponibile dovrebbe passare più tempo a contattare i clienti che sono in ritardo per i servizi programmati per una data scadenza, o utilizzare una newsletter o altri mezzi di comunicazione per inviare ai clienti dei promemoria relativi alle necessità sanitarie dei loro animali" ha detto Albers. "In presenza di spese elevate, queste pratiche servono a valutare i guadagni ed a ridurre prudentemente le spese non necessarie."
Parecchi di coloro che hanno risposto hanno detto di dover differire di alcuni mesi i loro salari personali, mentre altri hanno detto di tenere in banca l'importo di almeno tre mesi di spese di gestione per le emergenze.

La maggior parte delle strutture (75%) ha affermato di non aver bisogno oggi di fare affidamento sulle opzioni di credito in misura superiore a quella del primo quarto di quest'anno. Tuttavia, circa un quarto di coloro che hanno risposto ha detto di stare osservando una restrizione dei termini di credito da parte dei venditori.


I risultati completi dell'indagine sono disponibili su Trends Online.