Vietata in Lombardia la vendita di animali a minorenni e proibita l'esposizione di animali sia negli esercizi commerciali che all'esterno. L'emendamento presentato da Monica Rizzi "completa il percorso di tutela degli animali di affezione e introduce una maggiore responsabilizzazione nella commercializzazione".
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato un emendamento presentato da Monica Rizzi (Lega Nord) che recepisce e integra un analogo emendamento presentato da Sara Valmaggi (PD), con il quale viene vietata la vendita di animali ai minorenni e si proibisce l'esposizione di animali non solo negli esercizi commerciali, ma anche all'esterno.
"Questo emendamento -ha detto Monica Rizzi- tende a completare il percorso di tutela degli animali d'affezione, introducendo una maggior responsabilizzazione nella commercializzazione".
Niente pesci rossi nelle bocce acquario e cani, gatti o serpenti e iguana in vetrina, per non alimentare i sogni dei bambini, "e dopo sei mesi, alla vigilia delle vacanza, essere costretti a liberarsi degli animali", aggiunge Rizzi.
Nessuna restrizione invece nella caccia alle nutrie, ora nelle pianure della bassa Lombardia sarà più facile l'abbattimento di questi animali che provocano numerosi danni ai canali e alle coltivazioni, rappresentando in alcuni casi anche un pericolo per l'uomo.
Il Consiglio regionale ha infatti recepito nel Collegato 2009 (provvedimento che raccoglie modifiche e integrazioni alle norme su programmazione, bilancio e contabilità della Regione) approvato ieri dall'Assemblea, un emendamento presentato in Commissione dai Consiglieri regionali del Partito Democratico Antonio Viotto e Gianfranco Concordati, con il quale si cerca di contenere l'espansione delle nutrie nelle zone agricole della bassa pianura lombarda.
Grazie a questo emendamento, "le Province, d'intesa con i sindaci dei Comuni interessati e nel rispetto delle leggi e delle norme sanitarie e di pubblica sicurezza, con adeguato coordinamento e formazione dei partecipanti, possono autorizzare l'abbattimento diretto degli animali, avvalendosi dell'ausilio della Polizia provinciale e degli agenti venatori volontari, delle associazioni venatorie e dei proprietari o conduttori dei fondi agricoli muniti di licenza di caccia".Recepito anche un emendamento integrativo presentato dal Consigliere Segretario Carlo Maccari (AN-PdL), che precisa come nelle aree protette la caccia alle nutrie possa avvenire solo su iniziativa degli enti gestori secondo le modalità previste dalla legge. (Fonte: Lombardia quotidiano/Corriere della Sera