• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32496
cerca ... cerca ...

PIANO NAZIONALE PER L’ EDUCAZIONE ALIMENTARE

PIANO NAZIONALE PER L’ EDUCAZIONE ALIMENTARE
A gennaio è in programma "un vertice con le direzioni competenti, per un piano nazionale sull'alimentazione e la nutrizione. Un progetto che coinvolgerà scuola, ristorazione collettiva ed esperti scientifici, ma anche il territorio: dunque le Regioni e la filiera produttiva". A gennaio è in programma "un vertice con le direzioni competenti, per un piano nazionale sull'alimentazione e la nutrizione. Un progetto che coinvolgerà scuola, ristorazione collettiva ed esperti scientifici, ma anche il territorio: dunque le Regioni e la filiera produttiva". Lo annuncia a
Roma il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, a margine di un incontro oggi a Roma sul progetto pilota 'Frutta snack'. "Abbiamo vissuto negli ultimi 20 anni una deriva alimentare: la celebre dieta mediterranea di fatto non esiste più. Mangiamo troppi carboidrati sotto forma di pasta e pane, a discapito di verdura e frutta. Non a caso - rileva - ci sono tanti tumori del colon e dello stomaco".

La sfida della Martini è quella di rendere gli italiani consapevoli del fatto che "una sana alimentazione deve essere mirata al mantenimento o al raggiungimento di un peso corretto.

Ed è
fondamentale per la tutela, la promozione e il recupero della salute". Il lavoro del ministero "non si fermerà alle scuole, dove sono stati sperimentati con successo i distributori di frutta fresca. Ma entreremo pesantemente sulla ristorazione collettiva", promette il sottosegretario. Non solo, "occorre rivedere la piramide alimentare, troppo squilibrata su pane e pasta. E insegnare ai ragazzi a mangiar sano fin da piccoli. Credo che l'educazione alimentare debba diventare materia di insegnamento scolastico a tutte le età", ribadisce il sottosegretario. Solo così si potranno difendere i piccoli italiani dall'epidemia di chili di troppo. "Oggi il 36% dei bambini è sovrappeso oppure già obeso - ricorda - Occorre riscoprire un modo di nutrirsi sano, legato al territorio e alla tradizione", conclude. Una scoperta che si può fare anche fra i banchi. "I bambini oggi sono intelligenti, acuti e ricettivi, e possono davvero influire sulle abitudini della famiglia", conclude. (Adnkronos Salute)
16-DIC-08 12:55