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ECM, ALL’AGENAS 8 MILIONI VERSATI DAI PROVIDER

ECM, ALL’AGENAS 8 MILIONI VERSATI DAI PROVIDER
La Segreteria ECM non è in stallo: ha continuato la sua attività per garantire la continuità dell'offerta formativa e ha inviato nelle casse dell'Agenas 8 milioni di euro, frutto delle quote pagate dai provider per accreditare gli eventi. In arrivo il decreto ministeriale che ricostituirà la commissione ECM.

E' pronta a ripartire la nuova Commissione nazionale per la formazione continua (Ecm), ricostituita con un nuovo decreto ministeriale - datato 24 settembre - che è in corso di registrazione presso gli organi di controllo. "A breve avremo indicazioni sulla data dell'insediamento perché si possano avviare concretamente le attività", spiega Maria Linetti, segretario e responsabile amministrativo e gestionale della commissione, oggi a Villasimius (Cagliari) dove è in corso il Congresso nazionale dei medici di famiglia della Fimmg.

Linetti ricorda però come, nel 2008, nonostante il blocco della commissione il lavoro non si è fermato. La segreteria ha continuato infatti la sua attività per garantire la continuità dell'offerta formativa, e ha inviato nelle casse dell' Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari) 8 milioni di euro frutto delle quote pagate dai provider per accreditare gli eventi. Nella nuova commissione ci sono, rispetto alla precedente composizione varata alla fine della scorsa legislatura, due nuovi componenti nominati dall'attuale Governo: il professor Antonio Emilio
Scala e la professoressa Gloria Saccani Jotti. "E' un elemento importante - commenta Linetti - perché saranno preziosi per esprimere la volontà politica formativa di questo Governo". Si attendono anche altre novità, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione - più volte annunciata dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi - dell'Agenas, competente per l'Ecm.

"Questo fa parte di un disegno di politica formativa che deve essere espresso da questo esecutivo - continua Linetti - Noi ci aspettiamo molto perché vogliamo verificare e valutare la sperimentazione già fatta, con tutti i limiti che ci sono stati, per avviare un sistema in cui l'operatore sanitario possa riconoscersi e che gli dia la possibilità di centrare l'obiettivo finale dell'Ecm: la prestazione di qualità". L'esperta ricorda che, nonostante le difficoltà della commissione - istituita, bloccata e di nuovo istituita - la segreteria non ha mai smesso di lavorare continuando a mantenere i rapporti con il territorio, le aziende, le università.

"Dall'inizio dell'anno la segreteria ha anche prodotto 8 milioni di euro inviati nelle casse dell'Agenas - sottolinea Linetti - Con tutti i limiti di questo sistema, dunque, il lavoro non solo non si è fermato ma ha generato persino quei gettiti utili per un avvio del sistema a regime senza problemi". L'attività della segreteria ha anche permesso di "avviare le impostazioni dei regolamenti che saranno la base per i nuovi accreditamenti dei provider, le regole per il conflitto di interessi, regole che riguardano le sanzioni e gli incentivi. Tutti passaggi interlocutori che saranno sottoposti alla nuova commissione". L'Ecm avrà probabilmente una nuova veste con le indicazioni della nuova commissione. "Credo però sia importante -
conclude Linetti - tenere conto di quanto è stato prodotto fino ad oggi perché, con tutti i suoi limiti, è un sistema che può funzionare. L'esperienza sperimentale fatta ha messo in luce le criticità che, proprio perché emerse, possono essere superate. Annullare tutto e ricominciare da zero significherebbe allungare ancora i tempi per l'avvio di un sistema a regime. Per andare avanti, con tutta la riorganizzazione che la nuova commissione deciderà, l'esperienza del
passato credo che sia comunque fondamentale". (Adnkronos Salute)