PDL PER I VETERINARI RESPONSABILI DEI DEPOSITI DI FARMACI
Su iniziativa dell'On Volontè il Parlamento viene chiamato a dare una interpretazione autentica sulla norma che disciplina gli incarichi di dipendenza o collaborazione dei medici veterinari responsabili dei depositi di farmaci.
Il Progetto di legge 1443, presentato dall'On Luca Volontè chiede al Parlamento l'interpretazione autentica del controverso articolo 81, comma 1, del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, riguardante gli incarichi di dipendenza o di collaborazione esercitati dai medici veterinari responsabili dei depositi di farmaci". La questione è legata al principio di incompatibilità per rispettare il quale il Codice del Farmaco Veterinario ha subito una modifica sulla quale ora il parlamentare UDC esprime "forti dubbi". Secondo la norma in vigore, il medico veterinario responsabile ed i suoi sostituti non possono svolgere incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strutture pubbliche, aziende farmaceutiche, grossisti o mangimifici.
Secondo l'on Volontè, questo comporterebbe "notevoli e onerose limitazioni all'esercizio della professione,penalizzando fortemente la categoria dei medici veterinari sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista economico. I medici veterinari, infatti, vengono a trovarsi nella condizione di non poter più esercitare tutte le mansioni per le quali sono tuttavia titolati, con conseguente limitazione delle effettive potenzialità lavorative e con intuibili ripercussioni negative, di notevole portata, dal punto di vista economico".
Ecco perché Volontè ritiene opportuno che il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali emanasse una circolare esplicativa del significato di questa limitazione. E, attraverso l'interpretazione autentica "di cui si auspica l'approvazione in questo ramo del Parlamento, si garantirebbe, da un lato, il libero esercizio della professione veterinaria con l'esplicazione di tutte le potenzialità in essa insite e si eviterebbe, dall'altro lato, sia il rischio di comparaggio, proprio in ragione della separazione dei due rapporti intrattenuti contemporaneamente dal medico veterinario, sia il rischio di compromettere la validità dei controlli, poiché sarebbe eliminata la situazione che si verifica attualmente, nella quale il veterinario dell'azienda sanitaria locale si trova a essere contemporaneamente controllante e controllato.