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FISCO, MANO PIU' LEGGERA SUI PROFESSIONISTI

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E' all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio la manovra fiscale del Governo. Prevista l'abolizione di una serie di adempimenti fiscali a carico dei professionisti: la tracciabilità dei compensi, il limite all'utilizzo del contante, l'obbligo di tenuta di conti correnti dedicati e di trasmissione dell'elenco clienti e fornitori.  

Sono molti i punti su cui interviene la manovra fiscale che sarà approvata oggi dal Governo (Disposizioni per lo sviluppo economico, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), manovra fortemente ispirata e voluta dal Ministro all'Economia, Giulio Tremonti, e dal Ministro alla Funzione Pubblica, Renato Brunetta.

Alcuni aspetti della manovra riguardano i dipendenti pubblici e riprendono riforme già annunciate da Brunetta nei giorni scorsi, mentre altre interessano il mondo dei liberi professionisti. In particolare di grande interesse per questi ultimi è la cancellazione dei commi 12 e 12-bis della legge248/06 riferiti ai conti dedicati ed alla tracciabilità dei compensi dei professionisti.

Il primo comma prevedeva l'obbligo per i professionisti di tenere uno o più conti correnti bancari o postali dedicati sui quali far affluire obbligatoriamente le somme riscosse nell'esercizio dell'attività e dai quali devono essere effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese. Il secondo, riferito alla tracciabilità dei compensi professionali in denaro, prevedeva che oltre una determinata somma questi dovessero essere riscossi esclusivamente mediante assegni non trasferibili o bonifici, ovevro altre modalità di pagamento bancario o postale nonché mediante sistemi di pagamento elettronico, salvo per importi unitari inferiori a 100 euro. Questo limite era previsto che si raggiungesse a scaglioni entrando definitivamente in vigore dal 1 luglio 2008.

Queste normative, che secondo l'ex Viceministro Visco avrebbero portato buoni risultati nella lotta all'evasione, erano state fortemente contestate da tutte le categorie professionali. L'ANMVI, in particolare, anche attraverso Confprofessioni, aveva evidenziato come nel settore veterinario fosse impossibile l'applicazione della tracciabilità dei pagamenti con un limite di 100 euro, visto che molti proprietari, soprattutto anziani, non avevano altri mezzi di pagamento alternativi ed aveva, quindi, richiesto più volte che questo limite fosse mantenuto almeno superiore ai 500 euro. Per Confprofessioni inoltre, le limitazioni alle transazioni di denaro contante contenevano profili di anticostituzionalità.

Nella cancellazione degli obblighi introdotti dai Ministri Bersani e Visco rientrerebbe, stando alle anticipazioni della stampa economica nazionale anche l'obbligo di presentazione dell' elenco clienti-fornitori.

Alle proteste delle categorie professionali il Fisco aveva risposto concedendo una proroga al tetto massimo di utilizzo del contante (l'entrata in vigore doveva essere il mese di giugno del 2007, con una progressione che avrebbe portato al limite dei 100 euro) e con l'esonero solo per alcune categorie di contribuenti, impossibilitate o in difficoltà a dotarsi di metodi di pagamento tracciabil.