Dibattito acceso ieri alla tavola rotonda "Tre obiettivi per lo sviluppo della professione" che ha aperto i lavori del convegno per il 50° anniversario dell'ENPAV. Convergenze sulle prospettive indicate dall'ANMVI per risollevare la veterinaria.
Dibattito acceso ieri al 50° dell'ENPAV per individuare i tre obiettivi che la professione deve perseguire per rilanciarsi e svilupparsi. Questa la sfida lanciata alla tavola rotonda che ha aperto ieri a Roma i lavori congressuali.
Alla cerimonia inaugurale e al saluto del Presidente dell'Ente, On Gianni Mancuso, ha fatto seguito il dibattito sul futuro professionale moderato dal Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio.
Sui tre obiettivi indicati dal Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti, si sono registrate ampie convergenze, soprattutto nell'indicare la difesa delle prerogative e degli spazi della professione come collante delle tre proposte: Leavet, veterinario aziendale e sicurezza alimentare. "Da soli, questi tre obiettivi- dichiara Scotti- bastano a segnare la strada per un rilancio del settore pubblico e di quello privato, passando però per un complessivo innalzamento della qualità delle prestazioni professionali in tutti i campi. Noi stiamo lavorando in questa direzione".
Alla tavola rotonda hanno preso parte il Capo Dipartimento Romano Marabelli, l'On Lo Presti, il Presidente del Comitato di Bioetica Pasqualino Santori, il Vice Segretario Nazionale del SIVEMP Zaccaria Di Taranto e il Presidente della Conferenza dei Presidi, Massimo Castagnaro. La questione universitaria si è riproposta anche a questo tavolo. Al riguardo il Presidente Scotti ha sottolineato che "l'abbattimento del numero di laureati rappresenta un pre-requisito strutturale a qualunque proposta di rilancio della veterinaria".