Le Casse di previdenza dei liberi professionisti non usufruiscono di finanziamenti pubblici e non gravano sul bilancio pubblico. Non è quindi logico che siano sottoposte ai tetti di contenimento della spesa pubblica. Il Tar del Lazio toglie le casse dall'elenco ISTAT.
Le Casse di previdenza dei professionisti non usufruiscono di finanziamenti pubblici e non gravano sul bilancio pubblico. Dunque, non è logico che siano ricomprese dall'Istat nell'elenco delle amministrazioni pubbliche" e siano sottoposte ai tetti di contenimento della spesa pubblica per assicurare gli obiettivi di finanza stabiliti in sede UE.
Un punto a favore dell'Adepp - l'associazione che riunisce gli enti previdenziali professionali- nella sentenza del Tar del Lazio (n.1938/2008) a seguito della richiesta delle Casse di annullamento dell'"elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato" stilato dall'Istat in base all'articolo1, comma 5 della Legge Finanziaria 2005, nella parte in cui comprendeva gli enti limitando l'aumento della spesa complessiva a un massimo del 2% rispetto alle corrispondenti previsioni aggiornate all'anno precedente. Nell'individuare i soggetti sottoposti ai vincoli di spesa, la legge inseriva anche la generica voce di "Enti di previdenza e assistenza".
Da qui il ricorso, principalmente per violazione dell'autonomia previdenziale disciplinata dal decreto legislativo 509/1994 ed eccesso di potere per illogicità manifesta. Il regolamento UE 2223/1996 che fissa gli obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica - spiegano i giudici del Tar del Lazio- fornisce indicazioni anche per i canoni operativi il più possibile omogenei fra gli Stati. E alla voce "enti di previdenza e di assistenza" si delineano quelle realtà organizzative la cui principale attività è erogare le prestazioni sociali in base ad un versamento obbligatorio e a una responsabilità di gestione (approvazione autonoma di contributi e assegni). In questa sfera rientrano, sulla carta, le casse professionali. (Il Sole 24 Ore, 6 marzo 2008)