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UN PIANO NAZIONALE PER LA CARNE BOVINA

UN PIANO NAZIONALE PER LA CARNE BOVINA
Migliorare la performance competitiva dell'attività zootecnica da ingrasso, visto il deficit di auto-approvvigionamento delle razze autoctone italiane. E' l'obiettivo del Piano nazionale delle carni bovine predisposto dal Mipaaf.

Il 27 febbraio il sottosegretario Guido Tampieri ha illustrato ai partecipanti del Tavolo di filiera zootecnico, riunito al Mipaaf, il documento di lavoro predisposto dal Ministero e relativo al Piano nazionale delle carni bovine.
La riunione ha registrato un'ampia partecipazione ed il documento ha riscosso un largo consenso poiché è stato da tutti riconosciuto che, dopo tanti anni, per la prima volta vengono affrontate in modo organico ed esaustivo tutte le problematiche inerenti alla filiera.


Il Piano si propone di migliorare la performance competitiva dell'attività zootecnica da ingrasso, visto il deficit di auto-approvvigionamento delle razze autoctone italiane."Rafforzare il sistema produttivo nelle sue diversificate espressioni, dargli caratteri forti e riconoscibili sul piano della qualità - ha dichiarato Tampieri - è la condizione per recuperare valore al prodotto e promuoverne il consumo".
"Servirà - ha proseguito Tampieri - un'organizzazione capace di tenere assieme gli interessi, di dare un senso percepibile ad un sistema disperso in ben 106 disciplinari diversi. Occorrono interventi per il riordino dei mercati e per la macellazione che talora è ridondante e diseconomica, talvolta assente, così da compromettere la persistenza della zootecnica in aree decentrate".
Verranno utilizzate a questo scopo le risorse stanziate dalla Finanziaria 2008 per i Piani di settore, ma altre potranno essere convogliate su un progetto che restituisca alla zootecnia italiana un orizzonte strategico.
Le parti hanno concordato ulteriori incontri per gli approfondimenti di merito.