Un test on line per capire se si hanno i requisiti per passare al nuovo regime fiscale agevolato. L'aver conseguito compensi non superiori a 30.000 euro è il primo, ma non il solo requisito. Per il Fisco è conveniente, per i contribuenti un'incognita.
Dal 1° gennaio 2008, i piccoli professionisti, cosiddetti contribuenti "minimi", possono iniziare automaticamente ad operare secondo il nuovo regime agevolato, applicando le disposizioni proprie del regime senza dover fare alcuna comunicazione preventiva o successiva.
Ma come essere sicuri di avere tutti i requisiti? L'Agenzia delle Entrate ha predisposto un test on line che, con poche e semplici domande, elabora i dati dei contribuenti e fornisce la risposta.
Il Fisco presenta il regime dei minimi come un "regime naturale" e vantaggioso, poichè semplifica, riduce gli adempimenti e diminuisce i costi. Non sono più dovute Irpef e addizionali regionali e comunali e si è esonerati dagli adempimenti ai fini Iva: niente versamenti, dichiarazioni, comunicazioni, tenuta e conservazione dei registri. (le fatture devono essere emesse senza l´addebito dell´Iva e non si detrae l´Iva dagli acquisti: conseguentemente, l´Iva si trasforma in un costo deducibile dal reddito). E inoltre, niente Irap e nessuna applicazione degli studi di settore e dei parametri "con il vantaggio sotto il profilo della riduzione dei costi e degli adempimenti connessi".
E ancora: esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili. Esonero dall´invio degli elenchi clienti e fornitori. Resta soltanto obbligatoria: la numerazione e la conservazione delle fatture d'acquisto e delle bollette doganali; la certificazione dei corrispettivi; la conservazione dei documenti emessi e ricevuti; l´integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge; la titolarità di un conto corrente bancario o postale.