BTV, L’ITALIA E’ PER LA POLITICA DELLA VACCINAZIONE
La vaccinazione è l' unico sicuro strumento di prevenzione e di tutela per la libera circolazione degli animali. E' la posizione confermata dall'Italia in sede europea.
L'Italia "intende continuare la politica della vaccinazione, tramite la somministrazione di diversi tipi di vaccini come si è potuto positivamente realizzare negli ultimi anni".
Lo afferma il Capo Dipartimento al ministero della Salute per la sanità animale e pubblica, Romano Marabelli, aggiungendo che al momento non esistono vaccini inattivati ma che vaccini vivi attenuati sono disponibili e che uno di questi, dimostratosi efficace nei confronti di un sierotipo, è prodotto dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale".
Parte dunque dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo la strategia vaccinale per contrastare la diffusione del "morbo della lingua blu" (o Bluetongue) in Europa. Chiamato ad esporre il 16 gennaio la sua relazione, unico europeo tra gli esperti, alla Conferenza internazionale dell'Ue a Bruxelles e quale presidente della Commissione commercio dell'Oie, il direttore dell'IZS A&M, Vincenzo Caporale, ha tracciato quelle che sono, da tempo in Italia e di recente anche in gran parte del Continente europeo, le linee guida nella lotta al contagio del virus della Bluetongue: la vaccinazione quale unico sicuro strumento di prevenzione e di tutela per la libera circolazione degli animali.
Sulla base dell'esperienza dell'istituto teramano - che è Centro di referenza dell'Oie per la Bt - nell'epidemiologia e nella ricerca in questo campo, il Commissario europeo alla Sanità, Markos Kyprianou, ha annunciato ieri agli esperti veterinari di 27 Stati membri riuniti a Bruxelles che l'Europa sosterrà quest'anno con fondi comunitari una campagna di vaccinazione di massa di bovini e pecore per difenderli dal virus della febbre catarrale.
Oggi, dunque, l'Europa adotta e fa sue le previsioni e le indicazioni che da anni l'IZS A&M porta avanti con convinzione scientifica e contro le quali in passato sono state levate strumentali opposizioni, con il ricorso a manifestazioni di piazza e addirittura alla promulgazione di una legge regionale di impedimento della vaccinazione, dichiarata successivamente incostituzionale. (fonte: izs.it)