Le regole per evitare le ingerenze della politica nella sanità sono già previste dal ddl sulla qualità e la sicurezza. Il MInistro della Salute: stralcio possibile, ma occorre uno sforzo straordinario da parte delle Regioni e delle forze politiche.
Approvare in tempi rapidi le nuove regole sulla scelta dei direttori generali e sulle nomine dei primari, magari stralciandole dal Disegno di legge sulla qualità e la sicurezza del SSN, che le contiene e sta per cominciare l'esame in Parlamento.
E' la proposta del ministro della Salute, Livia Turco, che in un lungo comunicato interviene sulla questione delle nomine politiche in sanità lanciata ieri dal Governatore Marrazzo. E chiede innanzitutto alle Regioni e ai partiti, ma anche ai sindacati e alle professioni ''un immediato confronto'' e che ''tutti facciano la loro parte nel presidiare il merito e la competenza prima di ogni altro interesse''.
Con l'invito a compiere, tutti insieme, ''uno sforzo straordinario per far sì che si possano tradurre presto in legge'' queste nuove norme, la Turco si dice ''pronta a ridiscutere, subito e dandoci tempi certi di lavoro, il merito delle singole disposizioni che sono certamente perfettibili. Ma - sottolinea - non tiriamoci indietro da questa sfida. Mostriamo ai cittadini che la buona politica e i buoni medici esistono e vogliono riprendere in mano la sanità. Diamo ai cittadini la certezza che il manager che amministra le risorse pubbliche e il medico che ha in mano il bisturi da cui dipende la sua vita, siano i più bravi e competenti nel loro mestiere e non quelli più abili nell'accaparrarsi la simpatia di questo o quel politico''. Il ministro è convinto che ''sia possibile.
Anche perché - afferma - non ci sto al 'così fan tutti' che serpeggia in queste settimane. E se, come credo, non sono la sola a pensare che il Ssn sia nella sua sostanza pulito e indenne da manovre e operazioni di potere, allora sì che la svolta è alla nostra portata. Adesso, non domani'', puntualizza la Turco senza mezzi termini.
Un'inchiesta del Sole 24 Ore mette in luce la totale lottizzazione nelle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie in Italia. Su 279 Asl, 170 poltrone vanno al centrosinistra, 100 al centro destra.