Scadono il 13 gennaio le ordinanze ministeriali per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani e per la disciplina degli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un cane.
Scadranno il 13 gennaio le disposizioni ministeriali per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani (Ordinanza 12 dicembre 2006 - Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007) e le relative modifiche (Ordinanza 28 marzo 2007 - Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7-5-2007 ).
Con il primo provvedimento il MInistero della Salute confermava, pur riducendolo, l'elenco dei cani considerati " a maggior rischio di aggressività" e introduceva alcune misure di tutela animale. In particolare, si ricorda che la prima ordinanza ha messo in relazione l'uso di collari elettrici con l'aggressività ed ha esplicitamente connotato l'uso di questi strumenti come "maltrattamento": "l'uso di collari elettrici o altri congegni atti a determinare scosse o impulsi elettrici sui cani procura paura e sofferenza e può provocare reazioni di aggressività da parte degli animali stessi, l'impiego di tali strumenti si configura come maltrattamento e chiunque li
utilizzi è perseguibile ai sensi della legge 20 luglio 2004, n. 189".
Inoltre, l'ordinanza del 12 dicembre 2006 ha vietato gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un cane, o finalizzati ad altri scopi non curativi: ì) il taglio della coda ìì) il taglio delle orecchie ììì) la recisione delle corde vocali. Al divieto di questi interventi chirurgici era stata inizialmente prevista una sola eccezione: i casi di intervento curativo "per ragioni di medicina veterinaria", poi, con l'Ordinanza di modifica del 28 marzo 2007 il Ministero della Salute ha visto introdotto un ulteriore eccezione, limitatamente al taglio della coda " per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute dalla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard". Anche in questo caso, però il taglio della coda, ove consentito, doveva essere eseguito "da un medico veterinario entro la prima settimana di vita".
E' del tutto probabile che il Ministero confermi il criterio dell'elenco delle razze, mentre dell' "emanazione di una legge di divieto generale" specifica per gli interventi destinati a modificare l'aspetto del cane, così come dell'annunciato decreto di riordino dell'intera materia, si sono perse le tracce.