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AVIARIA, PIANO DI VACCINAZIONE D’EMERGENZA

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Occorre mettere in atto tutte le misure idonee ad evitare ogni ulteriore rischio di propagazione della malattia. E’ dunque in vigore l’ordinanza 9 ottobre 2007 “Influenza aviaria - Attuazione Piano di vaccinazione d'emergenza”. (GU n. 278 del 29-11-2007 - Suppl. Ordinario n.248). L’ordinanza rende obbligatorio uno specifico piano in Lombardia e Veneto e ha la durata di sei mesi. Le aree densamente popolate di avicoli in nord Italia ed in particolare in queste regioni sono state interessate da numerose ondate epidemiche di influenza aviaria dei sottotipi virali H5 e H7. Nel mese di agosto, in Lombardia, e' stata confermata la presenza di un virus influenzale a bassa patogenicità, nella stessa zona ad alta densità di allevamenti avicoli già interessata dall'epidemia di influenza aviaria a bassa patogenicità verificatasi in Italia nel periodo ottobre 2002-settembre 2003. E’ noto da tempo che i virus dell'influenza aviaria a bassa patogenicità dei sottotipi H5 e H7 possono mutare, se introdotti nelle popolazioni avicole domestiche, in virus ad alta patogenicità e da cio' deriva che la continua circolazione di ceppi virali a bassa patogenicità rappresenta un rischio reale di insorgenza di nuove epidemie. La vaccinazione d'emergenza, si legge nell’ordinanza, e' stata efficace nella riduzione della diffusione del virus dell'influenza aviaria in aree a alta densità di popolazione avicola, e risulta un valido supporto all'eradicazione dell'infezione. La vaccinazione rappresenta, per le zone altamente popolate di avicoli, uno tra gli strumenti efficaci di prevenzione ed integrazione delle misure di lotta contro l'infezione, in considerazione anche dell'impatto negativo che gli abbattimenti in massa e la distruzione di milioni di animali hanno sull'opinione pubblica. La stessa strategia europea prevede necessariamente lo sviluppo di una politica di prevenzione che si basi anche su una vaccinazione di emergenza e un miglior utilizzo delle risorse economiche.