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PROFESSIONI, ECCO LA RIFORMA DI MASTELLA

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Ieri, al Ministero di Giustizia, Confprofessioni è stata convocata, unitamente agli Ordini professionali, alle Associazioni non riconosciute (COLAP e ASSOPROFESSIONI) e ai Sindacati (CGIL e CISL), alla presentazione del documento del Governo sulla riforma delle professioni. Il Ministro Clemente Mastella, impegnato in aula, si è presentato con due ore di ritardo e si è limitato ad un invito ai presenti a sostenere il documento. Ha altresì precisato che accetta emendamenti purchè pervengano al Ministero entro lunedì 13 novembre, in quanto intende presentare il documento sotto forma di disegno di legge al Consiglio dei Ministri del 14 novembre. Il Ministro Mastella, aveva promesso di intervenire nel testo di riforma delle professioni con alcune correzioni al decreto Bersani, in particolare per quanto riguardava il punto di maggiore contestazione: l'eliminazione di ogni tariffario minimo per liberalizzare il mercato dei servizi. Il testo del Ddl delega per la riforma delle professioni e presentato ieri dal Ministro a tutte le categorie interessate esclude dal testo le tariffe minime allineandosi completamente alle posizioni di Bersani. Il Ministro Mastella, intervistato dal quotidiano Italia Oggi, ha mostrato ottimismo:" Credo che l'incontro sia andato bene. Ho però chiesto ai miei interlocutori di farsi anche loro partecipi della esigenza di modernizzazione. Da parte mia ho garantito la concertazione ma la discussione non può andare avanti all'infinito. Ho già alcune loro indicazioni e le valuteremo. Se saranno argomentazioni utili ad eliminare eventuali contraddizioni nel testo le considereremo". I punti più significativi del progetto di riforma sono: Accesso alla professione: l'accesso alla professione è libero senza vincoli di predeterminazione numerica, se non per alcune attività professionali con forti funzioni pubbliche. Tirocinio: il tirocinio dovrà avere durata limitata e dovrà essere riconosciuto un equo compenso al tirocinante. Dovranno essere previste alternative attraverso corsi di formazione proposti dagli Ordini o dalle Università. Il tirocinio potrà essere svolto parzialmente durante l'ultimo anno del corso universitario. Agevolazioni per i giovani: gli Ordini dovranno prevedere sistemi di sostegno economico per agevolare l'ingresso dei giovani nella professione. Dovranno prevedere borse di studio per giovani meritevoli, contributi per l'avvio dell'attività. Gli Ordini dovranno anche attivarsi per dare la possibilità a tutti di trovare un riferimento per svolgere il, praticantato. Esame di Stato: viene mantenuto l'esame di stato per le professioni che svolgono attività riguardanti interessi generali che devono essere tutelati. L'esame dovrà essere svolto in modo da garantire una uniforme valutazione dei candidati su base nazionale. La commissione d'esame dovrà avere meno della metà dei membri appartenenti agli ordini. Parcelle: è confermata l'eliminazione dei tariffari minimi. Le parcelle dovranno quindi essere definite dalle parti ed il cliente avrà il diritto di conoscere in anticipo i criteri di determinazione del corrispettivo. Sistema duale:oltre agli Ordini saranno riconosciute le associazioni solo se ampiamente diffuse sul territorio e la cui attività abbia una forte rilevanza sui diritti costituzionalmente garantiti o su interessi radicati nel tessuto socio-economico. Non potranno nascere associazioni per attività riservate agli Ordini mentre potranno esserlo per attività esercitate senza riserva, ma nel caso di professioni regolamentate potranno farne parte solo gli iscritti al relativo albo. Limiti per il rinnovo del mandato:saranno riviste le procedure elettorali e di gestione degli Ordini. Le cariche non potranno essere rinnovate per oltre dieci anni. Società: sarà prevista, per l'esercizio in forma societaria della profesione, una nuova forma di società diversa da quelle già considerate nel Codice Civile. Vi potranno partecipare solo gli iscritti agli albi. I non professionisti potranno parteciparvi solo con quote minoritarie. Queste società sono escluse per le attività riservate.