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DL AVIARIA IN SENATO CON POLEMICHE

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E' polemica in Senato su alcune modifiche inserite dalla maggioranza nel decreto legge di conversione sull'influenza aviaria. L'opposizione contesta sopratutto le trasformazioni, che riguardano l'Istituto Lazzaro Spallanzani e l'Istituto zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise. Con due emendamenti, accolti in commissione Sanita', il primo diventa Istituto Superiore per le malattie infettive e le emergenze infettivologiche, l'altro Ente nazionale per la sicurezza alimentare e la profilassi veterinaria nel bacino del Mediterraneo e dei Balcani. Secondo i diessini Giuseppe Mascioni e Leopoldo Di Girolamo ''il governo e la maggioranza sono piu' interessati a soddisfare richieste particolari, di nessun beneficio rispetto ad un problema che interessa molto l'opinione pubblica, che non a curare interessi generali''. ''Abbiamo ritenuto che alcuni emendamenti del relatore, ma di fatto erano del Governo, non erano utili a fronteggiare l'emergenza - ha detto Mascioni - volevamo che fosse un provvedimento di interesse generale e che non contenesse aspetti particolari non in linea con l'urgenza''. ''Perche' cambiare la natura dell'Istituto Spallanzani - ha continuato Mascioni - visto che il cambiamento prevede almeno tre anni di commissariamento. Non capiamo inoltre, perche' debba cambiare natura, in un provvedimento d'urgenza come un decreto, un Istituto di questo tipo che ha un grande prestigio e funziona bene''. ''La cosa che piu' stride - ha aggiunto - sono i due milioni di euro per l'Istittuto zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise in un momento in cui tutta la rete degli istituti zooprofilattici ha problemi di garantire l'ordinaria amministrazione per carenza di risorse''. ''Abbiamo chiesto - ha concluso Mascioni - che i finanziamenti non fossero finalizzati in maniera incomprensibile a questo istituto, ma fossero distribuiti a tutta la rete degli zooprofilattici. Su questo ho riscontrato un sommo imbarazzo della maggioranza, ma evidentemente hanno voluto andare avanti su questa strada che e' sbagliata e che contrasta con l'interesse generale''. (ANSA).