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RIFIUTI, LA SOLUZIONE CON LA COMUNITARIA

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La Camera ha approvato il disegno di legge recante Disposizioni per l'adeguamento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee Legge comunitaria 2005. Il provvedimento torna ora al Senato. Ma intanto si registra un primo importante punto fermo sugli adempimenti a carico dei professionisti in materia di rifiuti pericolosi. In base all’articolo 9 della Legge, così come approvato dall’Assemblea di Montecitorio I produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa adempiono all'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni, attraverso la conservazione, in ordine cronologico, delle copie del formulario proprie del detentore, di cui all'articolo 15 del citato decreto legislativo n. 22 del 1997. La disposizione consente di adempiere all’obbligo previsto dalla normativa europea sui rifiuti pericolosi, “ tenuto conto che dai formulari di identificazione sono desumibili tutti i dati previsti dalla UE. La Comunitaria 2005, in altre parole, rispecchierà la vigente normativa italiana secondo la quale vige l’obbligo della tenuta del registro di carico e scarico e della comunicazione annuale al Catasto dei rifiuti solo per gli enti e le imprese che producono rifiuti pericolosi e non per i liberi professionisti non inquadrati in un’organizzazione d’impresa.