Secondo il Commissario Europeo alla concorrenza, Mario Monti, intervistato oggi sul Sole 24 Ore, gli ordini dovrebbero sottoporsi ad una “cura di concorrenza”. Dopo il rapporto europeo sulla concorrenza delle professioni, il Commissario ribadisce alcuni capi saldi dell’analisi condotta dalla Commissione UE in materia di liberalizzazione delle professioni. Ecco cosa dichiara al Sole 24 Ore: “L’Italia è uno dei paesi in cui la regolamentazione statale è molto forte. Vediamo positivamente gli sforzi, che però durano da un po’ tanto tempo, per organizzare una riforma del settore. Ne seguiamo attentamente gli sviluppi. Spero - aggiunge- che Governo e Legislatore tengano conto dell’azione di advocacy che la Commissione europea sta compiendo. Che non significa un attacco agli Ordini che manterranno le loro funzioni essenziali. Però credo sia un vantaggio per le professioni se gli ordini si concentrano sulle funzioni di tutela dell’interesse generale, come la preparazione professionale dei membri e la qualità dei servizi, dedicandosi meno all’autoregolamentazione economico e tariffaria. (...) In un mercato aperto alla concorrenza è improbabile che i prezzi regolamentati garantiscano prezzi inferiori ai livelli concorrenziali. Quanto alla qualità dei servizi, se ci sono professionisti senza scrupoli è difficile immaginare che i prezzi fissi impediscano l’offerta di servizi scadenti. Bisogna rispettare il criterio della proporzionalità, trovare meccanismi meno restrittivi della fissazione dei prezzi. Per esempio, la pubblicità sui diversi prezzi e servizi offerti può aiutare il consumatore a prendere decisioni uniformate. Noi a Bruxelles saremmo contenti se nei vari Paesi fosse aperta una discussione con l’onere della prova su chi vuole mantenere la regolamentazione. Siamo contrari a chi si limita a dire si fa così perchè lo si è sempre fatto”.