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GARANTIRE RISORSE ALLA FACOLTA’ DI TORINO

GARANTIRE RISORSE ALLA FACOLTA’ DI TORINO
I deputati Cavallotto e Allasia hanno presentato una interrogazione parlamentare chiedendo "un'integrazione di risorse a favore della facoltà di medicina veterinaria dell'università di Torino". Senza fondi pubblici, gli interroganti manifestano preoccupazione per il rischio di dover chiedere ulteriori contributi agli studenti. Le attività didattiche costano 12 milioni di euro all'anno.

I deputati Cavallotto e Allasia hanno presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Università chiedendo iniziative " per garantire un'integrazione di risorse a favore della facoltà di medicina veterinaria dell'università di Torino".

Ricordano gli interroganti che, a maggio di quest'anno la Facoltà ha deliberato un contributo aggiuntivo pari a 350 euro, per le attività di didattica, "prescindendo dalle fasce di reddito e in aggiunta alle già elevate tasse universitarie", un contributo che "rischia di gravare in maniera pesante sulle disponibilità finanziarie di molti studenti, con un reddito medio-basso". A tutt'oggi non sembra sia stata confermata alcuna copertura finanziaria statale a favore della facoltà, il «contributo» a carico dei circa mille studenti che frequentano la facoltà di medicina veterinaria, "rischia di aumentare ulteriormente a decorrere dal 2012".

La Facoltà è tuttavia nella necessità di reperire risorse per un ammontare di 400 mila euro, dato che- fanno notare gli interroganti- i fondi del Ministero competente coprono appena per un quarto dell'ammontare medesimo. Le attività didattiche (un servizio di «pronto soccorso» aperto 24 ore al giorno da cui transitano in media venti animali a settimana. Può vantare l'attivazione di ben cinque sale operatorie, la cura e l'allevamento di animali all'interno del campus, la gestione di 3 cliniche mobili che tutti i giorni, con piccoli gruppi di universitari, si recano negli allevamenti della provincia) hanno un costo di 12 milioni di euro all'anno, di cui circa 2 milioni coperti tramite autofinanziamento, mentre la rimanente somma coprirebbe stipendi e risorse per l'insegnamento a carico dell'ateneo.

Il polo veterinario che ha sede nel campus di Grugliasco ha ottenuto la «certificazione europea di qualità», che " consentirà alla facoltà di attuare l'internazionalizzazione della facoltà medesima, con la prospettiva di attirare studenti da tutto il mondo e entrare nella rosa delle appena 4-5 scuole europee di livello eccellente, consentendo ai propri studenti di partecipare alla ricerca di progetti di livello internazionale".

"E' evidente- conclude l'atto ispettivo- che la mancanza di fondi per il proseguimento e lo sviluppo delle relative attività didattiche vanificherà qualunque obiettivo".