Conversazioni già pubblicate nei giorni scorsi dal quotidiano La Padania e che, nel complesso, riempiono quasi settecento pagine agli atti processuali. Proprio le intercettazioni hanno permesso di depositare, qualche giorno fa le motivazioni di una sentenza di primo grado, pronunciata a metà settembre (un anno e tre mesi di carcere per i due veterinari coinvolti).
L'obiettivo dichiarato è "alterare i risultati delle competizioni". "Oh domenica tocca vince lì, eh". Risponde il veterinario: "tocca faglie na pera". "Diamogli un pochetto di benzina, io non ho mai vinto famme vince dai", incalza il fantino e sempre il veterinario: "La infiltriamo lunedì la cavalla", "Quella bombardala alla morte, damme retta".
Un "frammentino sul nodello destro"? Il veterinario: "Porca madosca, non bisogna dire niente a nessuno, s'infiltra e si fa i finti scemi". Dalla lastra lo vedono? "Se la bruciano un po' può darsi che non lo vedono e può darsi pure che non le facciano le lastre che ne so".
E sempre il veterinario al fantino che fa comprare il Metacam " a quelli del rione": "Sì solo che quelli a dirgli adesso che gli facciamo un antinfiammatorio, qualli sì stupidi come le capre tibetane, non dirgli niente, compra il Flebocortid e non fargli vedere troppe robe"(...) "Tu tieni tutto nascosto, togli tutte le etichette dai medicinali, non fargli vedere le cose che facciamo".