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TAX EXPENDITURES

Detrazioni fiscali a rischio: Mef studia la razionalizzazione

Detrazioni fiscali a rischio: Mef studia la razionalizzazione
Con la manovra finanziaria torna in campo la revisione delle tax expenditures, le spese  fiscale che lo Stato sostiene per coprire le spese detraibili dall'Irpef.


Dopo l'aggiornamento della Nadef del Governo Draghi, ieri sera il Consiglio dei Ministri, ha approvato una manovra fiannziaria da 35 miliardi. Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il Governo ha approvato tre documenti:

-il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023,
-il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025
-l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB)

Revisione delle tax expenditures- I testi della manovra- che non sono ancora stati pubblicati-  saranno inviati al Parlamento e alla Commissione Europea. Nelle bozze circolate nelle ultime ore, la manovra prevede la revisione delle detrazioni fiscali, che consistono in uno sconto delle imposte dovute dai cittadini. Fra questi sconti fiscali, che rappresentano una voce di costo per l'Erario, ci sono anche le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie sostenute per la cura di animali da compagnia.

Secondo il quotidiano economico Italia Oggi, la razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, dovrebbe comparire tra le norme del decreto fiscale collegato. L'ipotesi più accreditata è di una  revisione del meccanismo di decalage che attualmente riduce il valore di alcuni sconti fiscali al crescere del reddito. Una riduzione di queste soglie farebbe scattare le riduzioni a partire da 60mila euro fino all'azzeramento a 120mila euro.

Tutti i provvedimenti di politica fiscale sono orientati a fronteggiare il caro energia e l’aumento delle bollette. La manovra segue le prirità indicate nella Nadef aggiornata, nella quale il Mef spiega che le risorse della manovra netta saranno impiegate per il contrasto al caro energia nei primi mesi del 2023. Successivamente, il Governo valuterà l’esigenza di ulteriori interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a imprese e famiglie. Dal momento che la migliore crescita nel 2023 è principalmente trainata dai consumi delle famiglie ( +1% nel 2023 e +1,6% nel 2024), il Governo intende sostenere i consumi con l’attenuazione dell’inflazione.

Flat tax e tetto al contante-
Con la manovra, il Governo tiene fede a quanto annunciato nei giorni scorsi in materia di "tassa piatta" e di utilizzo del contante. La manovra estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva. Una flat tax incrementale al 15%, con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

NADEF 2022
Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza
Presentata dal Governo Meloni