Dall'azienda una comunicazione mirata ai Medici Veterinari: la linea dei prodotti Frontline "non è minimamente coinvolta nell'uso illegale di fipronil nel pollame". La nota aziendale di Merial Italia Spa, ora parte di Boehringer Ingelheim, fornisce precisazioni sul prodotto Frontline, anche allo scopo di aiutare i Medici Veterinari a rispondere ad eventuali quesiti dei clienti.
La lettera, firmata da Roberto Del Maso- Head of Business Unit Animal Health Italy e Legale rappresentante di Merial Italia Spa- interviene sulla vicenda delle uova contaminate, dopo che "alcuni media hanno citato il fiprobil come principio attivo presente nei principali prodotti antiparassitari dei pet e in particolare in Frontline".
"E' importante sottolineare- dichiara l'azienda- che la gamma Frontiline non è minimamente coinvolta nell'uso illegale di fipronil nel pollame". Infatti, "la linea dei prodotti Frontline viene esclusivamente impiegata per uso topico su cani, gatti e furetti e i prodotti sono stati autorizzati dalle Autorità regolatorie nell'Unione Europea e in tutto il mondo da oltre 20 anni e in più di 150 Paesi, diventando l'antiparassitario veterinario di riferimento con più di 3 miliardi di trattamenti effettuati".
Quanto ai profili di sicurezza e di efficacia, l'azienda ricorda che "numerosi studi hanno dimostrato l'assenza di tossicità in cani e gatti trattati per un mese con Frontline, ad un dosaggio fino a 5 volte superiore quello massimo di riferimento". La precisazione aziendale vuole essere d'aiuto ai Medici Veterinari nel rispondere ad eventuali quesiti della clientela, ribadendo che- come avviene per tutti gli insetticidi- anche per i prodotti della gamma Frontline "le diverse Agenzie regolatorie hanno analizzato la sicurezza per coloro che li applicano, per i proprietari e per i bambini che convivono con gli animali trattati".
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