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BENESSERE ANIMALE

Suini, PE: difficoltà e soluzioni per code e castrazione

Suini, PE: difficoltà e soluzioni per code e castrazione
Ci sono anche impegni rivolti al settore veterinario nella risoluzione approvata oggi dal Parlamento Europeo sul benessere degli animali allevati.


Gli eurodeputati chiedono "una migliore gestione della prevenzione veterinaria e la promozione di standard elevati in materia di salute e benessere degli animali". La richiesta è rivolta alla Commissione Europea in vista della revisione, entro il 2023, della legislazione sul benessere animale. Nella risoluzione approvata oggi a Strasburgo, la plenaria mette l'accento sulle vaccinazioni e sulla prevenzione dell'utilizzo non necessario degli antimicrobici, al fine di prevenire la diffusione delle malattie zoonotiche.

Complessità multifattoriale delle morsicature nei suini- Analizzando le numerose criticità della legislazione sul benessere animale, la risoluzione evidenzia gli sforzi compiuti dagli allevamenti europei e nel contempo le difficoltà incontrate. E' il caso della "complessità multifattoriale di un problema grave per il benessere degli animali come quello della morsicatura della coda negli allevamenti suinicoli".
Il Parlamento europeo prende atto delle difficoltà tecniche riscontrate in tutta l'UE nel corso di approfondite ricerche e dell'esame dei fattori di rischio che scatenano tale comportamento; osserva che ciò ha
finora impedito di trovare una soluzione affidabile e, di conseguenza, ha portato alla diffusa pratica del taglio della coda, malgrado i considerevoli sforzi profusi dalla Commissione e dal Parlamento per diffondere informazioni e migliori pratiche sul mantenimento della coda integra.

Rimedi- Gli eurodeputati si rammaricano del fatto che, finora, solo due Stati membri hanno vietato la pratica del taglio della coda e  sottolineano che prevedendo un arricchimento ambientale idoneo, in particolare materiali che possono essere manipolati, oltre che garantendo uno spazio adatto, attuando buone pratiche in termini di mangimi e mettendo a disposizione un suolo solido, si può ridurre considerevolmente il problema della morsicatura della coda. D'altra parte, Strasburgo  suggerisce di finanziare un maggior numero di ricerche scientifiche con l'obiettivo di tracciare un percorso economicamente sostenibile che garantisca la possibilità di allevare commercialmente i suini al chiuso e mantenendo la loro coda integra.
Sono "necessarie soluzioni nel quadro legislativo attuale onde salvaguardare il benessere dei suini e ridurre l'utilizzo di antimicrobici per curare gli animali feriti. Il Parlamento europeo esorta la Commissione a garantire che tutti gli Stati membri osservino il divieto di tagliare sistematicamente la coda dei suini; è inoltre dell'opinione che occorra chiarezza con riguardo alle sanzioni applicabili in caso di taglio della coda dei suini che vengono allevati in uno Stato membro per poi essere esportati verso un altro Stato membro per l'ingrasso".

Castrazione dei suinetti- L'Europarlamento invita la Commissione a rendere disponibile nei diversi Stati membri un elenco armonizzato a livello dell'UE dei prodotti e dei protocolli accessibili per l'impiego di
analgesici e anestetici nella castrazione dei suinetti; chiede alla Commissione di autorizzare lo stoccaggio a breve termine dei medicinali veterinari nelle aziende agricole e di consentire ai veterinari di depositarli in tale sede, nel rispetto delle rigorose disposizioni del quadro regolamentare.

Informare sulla realtà degli allevamenti- La Commissione viene esortata a "sensibilizzare i consumatori e a informarli riguardo alla realtà degli allevamenti e al loro impatto effettivo sull'ambiente, la biodiversità e il clima, nonché alla diversità e all'origine dei metodi di produzione, mostrando, senza dogmatismi o stigmatizzazioni, la cura e l'attenzione che gli allevatori dedicano ai loro animali".

Indicatori più facilmente comprensibili- Nel riformulare il proprio quadro regolamentare, la Commissione dovrebbe renderlo più chiaro, rendendo gli obiettivi e gli indicatori più facilmente comprensibili,
lasciando così meno spazio all'interpretazione nonché consentendo e facilitando un recepimento nazionale uniforme da parte degli Stati membri prima di introdurre nuove norme o di rendere più severe quelle esistenti.

Libera iniziativa-
"Iniziative diverse dalla legislazione dell'UE e dai controlli ufficiali hanno contribuito a migliorare le pratiche di allevamento". Molti Stati membri, osservano i deputati,  hanno attuato di propria iniziativa norme sul benessere degli animali che sono più rigorose di quelle dell'UE. Considerando che gli Stati membri dispongono di un ampio margine di discrezionalità, hanno approcci diversi per quanto riguarda l'assegnazione delle risorse e la definizione delle priorità nei controlli ufficiali. In sostanza, "l'attuazione della legislazione è estremamente incoerente tra gli Stati membri".

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(Benessere degli animali nelle aziende agricole)