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CONVEGNO IL 23 GENNAIO

La PSA minaccia la produzione mondiale di carne suina

La PSA minaccia la produzione mondiale di carne suina
In assenza di un vaccino, l'eradicazione globale della Peste Suina Africana (PSA) nei suini domestici e selvatici "ha prospettive limitate".

Il futuro della produzione globale di carne suina è minacciato dalla African Swine Fever (ASF), una malattia "devastante con un potenziale impatto sulla sicurezza alimentare", la cui diffusione "non ha precedenti in tutto il mondo".  In assenza di un vaccino, l'eradicazione globale della malattia nei suini domestici e selvatici "ha prospettive limitate" - dicono gli esperti- e pertanto servono notevoli risorse e una strategia globale a lungo termine.

Le conclusioni della conferenza che si è chiusa il 17 gennaio a Berlino sono che l'ASF è "una questione di elevata priorità globale", che sta mettendo a rischio l'economia, le popolazioni di suini selvatici, la biodiversità e l'ambiente.  Oltre ad applicare un approccio in linea con le norme dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) servono risorse per poter garantire una serie di azioni che la conferenza ha individuato nelle seguenti:

- Collaborazione rafforzata tra tutte le parti interessate nel settore agricolo e ambientale, "compresi i servizi veterinari, gli allevatori commerciali e rurali, i cacciatori e i forestali", per controllare efficacemente e prevenire la diffusione di ASF sia nei suini domestici che selvatici, "in particolare applicando adeguate misure di biosicurezza"
−Miglioramento della cooperazione in materia di regionalizzazione / suddivisione in zone tra i partner commerciali
−Campagne di sensibilizzazione mirate e strategie di comunicazione del rischio.
- Finanziamenti adeguati  per portare avanti la ricerca sull'ASF e sviluppare un vaccino efficace per suini domestici e selvatici.
− Trasparenza e condivisione delle informazioni sull'ASF tra i Paesi
- Assistenza reciproca quando si affrontano le crisi dell'ASF attraverso la condivisione di team di esperti e l'organizzazione di seminari e workshop internazionali.

"I Veterinari ci sono"- La Federazione dei veterinari d'Europa (FVE) e la European Association Porcine Health Management (EAPHM) In occasione della conferenza internazionale di Berlino, hanno partecipato ai lavori della conferenza internazionale: L'attuale epidemia di ASF " è l'epidemia di malattia più catastrofica che sia mai avvenuta nel settore zootecnico mondiale"- dicono in una dichiarazione congiunta. "I Veterinari nei paesi colpiti vivono quotidianamente questa situazione devastante. Noi Medici Veterinari- proseguono- siamo formati per risolvere i problemi di salute degli animali, ma nessuno può risolvere da solo questa complessa sfida".

Vista la drammatica continuazione della situazione, i Veterinari della FVE, in collaborazione con EAPHM, mettono a disposizione delle autorità e del settore suinicolo le loro conoscenze e attività quotidiane - aumentando le misure di biosicurezza con gli allevatori, i trasportatori e alle frontiere- e offrono "esplicitamente il loro aiuto" anche in caso di carenze veterinarie.

Convegno il 23 gennaio a Roma - Vista l'evoluzione del quadro internazionale tracciata a Berlino, il Ministero della Salute ha organizzato una conferenza nazionale dal titolo "La Peste Suina Africana, l’importanza di una sorveglianza integrata". L'iniziativa si terrà a Roma, il 23 gennaio 2020, nell'Auditorium Biagio D’Alba della sede ministeriale di Viale Ribotta.
"La prevenzione e la sorveglianza restano le armi più appropriate per fronteggiare il rischio di introduzione del virus nelle regioni indenni- osserva il Ministero della Salute-  ed evitare ripercussioni in un settore commerciale, prezioso per il nostro Paese, quale l’export di salumi e insaccati".

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