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EDIZIONE 2025

Gli italiani e la spesa per i pet nel rapporto Eurispes

Cani in flessione a vantaggio dei gatti. In aumento i proprietari alto spendenti. Cresce la propensione alle assicurazioni sanitarie. Alimentazione e visite veterinarie le principali voci di spesa.

Secondo gli ultimi dati dell’Eurispes, gli animali da compagnia sono sempre più presenti nelle case degli italiani. Nel 2025 sono il 40,5% degli italiani a dichiarare di accogliere un animale (+3,2% rispetto al 2024): cani e gatti in egual misura (37%). I dati sono nel Rapporto Eurispes 2025.
Se si considera la variazione nel tempo, è scesa la percentuale di chi possiede un cane (-4,8% tra il 2025 e il 2024), confermando così un trend negativo iniziato nel 2021.
Tendenzialmente stabile (-0,7%) invece nell’ultimo anno è la percentuale di coloro che hanno un gatto, dopo il trend positivo negli anni precedenti considerati.

Chi spende di più- Il budget complessivo di spesa mensile per più della metà dei proprietari va dai 31 ai 100 euro. Osservando i dati in serie storica emerge che la tendenza è comunque a spendere sempre di più. Se si considerano i dati del 2024 a confronto con quelli del 2025, si può infatti affermare che è cresciuta di oltre 6,5 punti la percentuale di coloro che spendono tra i 101 e i 200 euro, di oltre 2,5 punti percentuali quella di coloro che spendono tra i 201 e i 300 euro e di 0,2 punti percentuali quella di chi spende oltre i 300 euro.
È soprattutto la fascia di coloro che spendono tra i 51 e i 100 euro a scendere (-6,1%), a vantaggio della fascia superiore di spesa. Ciò può essere dovuto anche all’aumento dei prezzi a seguito per esempio, ma non solo, dell’inflazione.

Le voci di spesa- Si spende soprattutto per alimentazione e spese mediche. Per l’alimentazione degli animali in circa la metà dei casi si spende meno di 50 euro al mese (51%), ma un quinto
spende 51-100 euro ed un altro quinto 101-200 euro, quasi un decimo più di 200 euro. Per le visite veterinarie, il 40,1% dei proprietari spende tra i 31 e i 100 euro, più bassa la quota di
chi vi dedica un budget annuo al di sotto dei 30 euro (il 33,9%), mentre oltre un quarto arriva a superare i 100 euro.
Per la toletta (62%), i giochi (75,2%), l’abbigliamento (79,2%) e la dog sitter/pensione (79,2%) la maggioranza dei proprietari di animali spende invece meno di 30 euro l’anno.

Importante ma sacrificabile- Le spese veterinarie (26,7% dei rispondenti) sono collocate in una fascia di spesa percepita come importante, ma più facilmente sacrificabile in contesti di difficoltà economica. La condizione lavorativa incide fortemente sulla capacità di far fronte alle spese; tra gli studenti, si segnala il 30,2% che ha rinunciato a spese veterinarie. Particolarmente evidenti sono le differenze nelle spese veterinarie, dove le rinunce raggiungono oltre il 50% tra chi è in cerca di lavoro (sia prima che dopo una precedente occupazione), e si attestano su livelli più contenuti tra pensionati (23,4%) e occupati (22,8%).

Assicurare gli animali- Rispetto ad alcune forme assicurative, il 15,5% dei possessori di animali ha sottoscritto un’assicurazione sanitaria e il 16% ha sottoscritto un’assicurazione per la tutela legale e la responsabilità civile (in particolare, per una tutela da eventuali danni a terzi di cui possono rendersi responsabili i propri animali).
Aderire ad un’assicurazione sanitaria (15,5%) o una per la tutela legale e la responsabilità civile (16%) è forse una tendenza che sta iniziando a diffondersi.

Sintesi Rapporto Eurispes 2025