"Dobbiamo proteggere le specie in estinzione, ma non incrementare le specie che possono essere dannose per allevatori e produzione nazionali".
In una deli suoi primi incontri con la stampa sul tema delle predazioni animali, il Ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida, ha preso posizione dichiarando che"bisogna proteggere i lupi così come gli ungulati e i bovini. È però evidente - ha aggiungo- che se 30 anni fa alcune specie erano in estinzione, come i lupi, oggi sono invece sovrabbondanti: questo è un dato di fatto. Spesso c’è anche commistione tra lupi e cani e ciò produce un danno alla sopravvivenza della razza. La sovrabbondanza danneggia quindi sia l’agricoltura sia i lupi stessi. Bisogna affrontare il problema con pragmatismo e senza ideologia».
Le dichiarazioni del Ministro sono state raccolte dal Corriere della Sera, in Alto Adige, dove Lollobrigida era in visita ad alcune manifestazioni fieristiche. Nelle montagne trentine e altoatesine, non ha escluso la possibilità di "ricorrere all’abbattimento" di esemplari problematici, specificando però che la decisione va concordata a livello europeo.
Il Ministro ha parlato anche del rilancio degli ippodromi. "Dobbiamo riorganizzare tutto il settore ippico italiano- ha dichiarato- perché è cambiato tutto negli ultimi 30 anni. Dobbiamo cercare di trasformare gli ippodromi in luoghi poliedrici, che possono essere frequentati non solo per assistere alle corse dei cavalli".
MINISTRO DELL'AGRICOLTURA
Predatori e ippica, prime dichiarazioni di Lollobrigida
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