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SORVEGLIANZA VETERINARIA

PSA, protocollo Euvet in Abruzzo: nessun caso

PSA, protocollo Euvet in Abruzzo: nessun caso
E' sotto controllo la situazione nei territori abruzzesi al confine con l'area infetta del Lazio. I Servizi Veterinari hanno ispezionato 60 carcasse di cinghiale: nessun caso di PSA.

Buone notizie dall'attività di ispezione e prevenzione della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila contro la peste suina dei cinghiali nell'area del Comune Cagnano Amiterno (L'Aquila). L'area è stata coinvolta nelle misure di emergenza a seguito di un caso infetto riscontrato a Borgo Velino, nella confinante provincia laziale di Rieti.  La circostanza aveva fatto scattare l'allarme anche per l'Abruzzo.

Protocollo europeo
- L'azione andrà avanti su protocollo dell'Ue ed anche con l'ausilio di droni, un lavoro coordinato da una unità di crisi provinciale, istituita dalla Asl il 16 giugno scorso, che fa capo al dipartimento di prevenzione Asl, diretto da Domenico Pompei, composta dai servizi veterinari, in stretta collaborazione tra il Comune di Cagnano, la stazione Carabinieri Forestali, le Guardie provinciali e i cacciatori volontari degli ATC (ambiti territoriali di caccia).

A fine giugno la task force Euvet dell'Unione Europea si è recata a Borgo Velino per valutare lo stato dell'andamento dell'infezione e ha fornito delle nuove linee d'indirizzo per controllare la malattia: continuare con la ricerca delle carcasse anche in zone limitrofe e, in assenza di ritrovamenti di animali infetti, dare il via libera, a settembre, all'apertura della caccia anche nelle zone infette, con particolari procedure di biosicurezza.

Risultati della sorveglianza- La sorveglianza della Asl viene attuata in tutta la provincia dove, dall'inizio dell'emergenza, sono state rinvenute circa 60 carcasse di cinghiali. Gli esami hanno escluso la presenza della malattia. Sono stati perlustrati anche i 18 km quadrati del territorio confinante con la provincia di Rieti senza che siano stati trovati animali morti.

Prosecuzione come da Ordinanza commissariale
- “Finora”, dichiara all'ANSA  Mario Mazzetti, direttore facente funzioni della Sanità Animale “la situazione in provincia dell’Aquila non desta preoccupazione ma occorre mantenere alta l‘attenzione per garantire la sicurezza dei comprensori ed essere pronti a ridurre i rischi di propagazione della malattia, dando applicazione alle nuove procedure emanate con l’ordinanza del Commissario straordinario del 28 giugno scorso” Per tutto il mese di luglio nelle ricerche verrà utilizzata la sorveglianza aerea mediante l'utilizzo dei droni. Il Comune di Cagnano ha attivato una serrata campagna d’informazione nei confronti della popolazione locale.

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