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RICERCA VETERINARIA

Covid-19, un'agenda strategica per la ricerca in sanità animale

Covid-19, un'agenda strategica per la ricerca in sanità animale
"Ci sono diverse lezioni che la medicina veterinaria ha appreso da Covid-19".  La pandemia cambia l'agenda della ricerca in sanità animale.


Serve un approccio multidisciplinare in grado di adattarsi alle nuove minacce emergenti: la pandemia da Covid-19 è entrata nell'Atto di indirizzo 2021 del Ministero della Salute per pevenire il verificarsi di altri eventi pandemici e per migliorare la gestione di questa emergenza. Fra le priorità politiche figura la definizione di "un'agenda strategica di ricerca in sanità animale".  Sarà "indispensabile", potenziare l’attività di ricerca sia degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali che la operatività dei loro Centri di Referenza Nazionale.

IZS, diagnostica e ricerca-   Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali "hanno fornito un supporto diagnostico assolutamente non irrilevante nel corso di questa temibile malattia anche grazie alle competenze maturate nel campo della diagnostica in generale e di quella molecolare in particolare". L’attuale emergenza epidemiologica da COVID-19 "richiede delle risposte scientifiche a quesiti fondamentali in tempi brevi, rende necessario indirizzare gli sforzi verso la comprensione dei meccanismi eziopatogenetici della malattia soprattutto per migliorare la cognizione della situazione in atto e poter offrire delle soluzioni complementari, in un’ottica di ricerca traslazionale, alla componente umana di ricerca sanitaria attraverso un approccio One health".

IZS, export e barriere sanitarie- La pandemia ha provocato un sensibile arresto delle negoziazioni di importanti dossier con la Cina, come quello della rimozione del bando per l’influenza aviaria per l’avvio dell’esportazione di carne di pollame e l’estensione del riconoscimento di tutto il territorio italiano indenne da malattia vescicolare del suino (MVS), propedeutico ad un ampliamento del commercio di questa tipologia di carne. Il Ministero della Salute considera "fondamentale riuscire a rafforzare i contatti con la controparte per finalizzare detti dossier e parallelamente sviluppare accordi di collaborazione tecnico-scientifica, grazie alla rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS), per superare eventuali ulteriori barriere sanitarie".
L’obiettivo dell’export si conferma quello di accedere ai mercati più importanti e di interesse per il nostro settore agroalimentare e cioè in primis quelli asiatici, ma anche russo e statunitense.

IZS e Brexit - I negoziati comporteranno il rafforzamento delle risorse e degli strumenti per i controlli sull'import-export da e verso il Regno Unito. Potrà essere richiesto un intervento anche ai Laboratori Ufficiali dell’Irlanda del Nord, supportati dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

IZS e future pandemie- "Ci sono diverse lezioni che la medicina veterinaria ha appreso dal COVID-19- si legge nell'Atto del Ministero-  ma le sfide per il futuro sono sicuramente puntate a verificare in che modo la ricerca sulle malattie infettive degli animali possa contribuire a prevenire e controllare le future pandemie umane e animali e in che modo è possibile migliorare nell’immediato futuro le agende strategiche di ricerca sulla salute degli animali per prevenire e rispondere tempestivamente alle malattie animali nuove ed emergenti.

Ricerca veterinaria, STARIDAZ e Horizon 2021- Il  Ministero partecipa  al consorzio internazionale di ricerca STARIDAZ, per migliorare il coordinamento delle attività di ricerca sulle principali malattie infettive degli animali allevati e sulle zoonosi. In particolare, il Ministero con Staridaz ha realizzato nel corso della recente pandemia un webinar globale allo scopo di valutare in modo obiettivo le nuove sfide per la ricerca del settore della medicina veterinaria. I risultati andranno ad alimentare il programma del prossimo Horizon Europe, in particolare per quanto previsto nel Cluster 6 per il settore, e il bando straordinario previsto nel 2021 (ottobre) nell’ambito dell’ERAnet ICRAD (Azione europea di coordinamento della ricerca in sanità animale sulle malattie infettive animali) cui il Ministero partecipa come ente finanziatore e come contributore per le attività di progetto. Per il Ministero della Salute "appare fondamentale approfondire delle tematiche di ricerca volte definire taluni aspetti quali i rapporti di interazione ospite-patogeno, le metodiche analitiche, l’epidemiologia, la valutazione del rischio, gli interventi operativi, l’antibiotico-resistenza e l’ambiente".


Personale della ricerca- Il Ministero ha già avviato azioni ("piramide della ricerca")  per contrastare le forme di lavoro atipico, finora diffuse nel settore della ricerca sanitaria, e superare il precariato. Una riforma, strategica per il settore della ricerca sanitaria, "verrà completata con l’avvio del processo di reclutamento di nuove unità, in base alla definizione dei requisiti per lo svolgimento delle procedure concorsuali per i nuovi profili professionali di “ricercatore sanitario” e “collaboratore professionale della ricerca sanitaria”, ora previsti nell’ambito dell’apposita sezione Ricerca del contratto collettivo nazionale del comparto Sanità.