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VACCINO COVID-19

Studio italiano, Pfizer efficace al 96% dopo prima dose

Studio italiano, Pfizer efficace al 96% dopo prima dose
La Asl 1 Abruzzo e l'ZS di Teramo hanno studiato il vaccino Pfizer anti-COVID-19 su circa 700 operatori sanitari del comprensorio aquilano dell'azienda sanitaria.

Lo studio condotto all'Aquila, congiuntamente all'Istituto di Teramo, è uno dei pochissimi a livello nazionale. La  protezione ha dato risultati inequivocabili: la risposta immunitaria è forte nel 96% dei vaccinati alla prima dose e nel 99% a una settimana  dalla seconda.

 I ricercatori si sono avvalsi, tra l'altro, di una seconda, ulteriore verifica, il cosiddetto test di neutralizzazione, che è possibile eseguire solo in pochi laboratori italiani altamente specializzati. Tale test in genere viene effettuato su persone che sono state colpite dalla malattia e che l'hanno superata, al fine di valutarne il livello degli anticorpi sviluppati ed essere eventualmente selezionate come donatori di plasma iperimmune da somministrare ai pazienti che vivono la fase acuta della patologia.

Le diverse verifiche, finalizzate a misurare la risposta immunitaria  dell'organismo al Covid, sono state compiute a tre settimane dalla  prima dose di vaccino e dopo una settimana dalla seconda. La ricerca,
tra l'altro, apre nuovi, positivi scenari perché potrebbe dare la  possibilità di avere una maggiore disponibilità di plasma iperimmune.  Quest'ultimo, infatti, potrebbe essere ricavato non solo da coloro che
hanno sviluppato gli anticorpi dopo essere stati colpiti dalla  malattia (che sono potenzialmente donatori) ma anche dai soggetti sani vaccinati.

Per la Asl provinciale di L'Aquila lo studio, sostenuto con forza dal manager Roberto Testa, è stato portato a termine dal Servizio Immunotrasfusionale, guidato da Anna Rughetti e dai suoi collaboratori.Per lo Zooprofilattico di Teramo sono stati impegnati Giovanni Savini, responsabile Laboratorio sanità animale, insieme al suo team, col pieno appoggio del direttore generale dell'Istituto, Nicola D'Alterio.

"Lo studio - commentano gli autori - ci consente  di sostenere che la vaccinazione è pienamente efficace nel suscitare  una risposta immunitaria e che tale risposta è altamente specifica e  neutralizzante l'infezione. In chi è stato vaccinato sano, cioè nei  700 operatori sanitari sottoposti all'accertamento, l'efficacia della  protezione è uguale o maggiore rispetto a chi si è ammalato e ha sviluppato le difese in modo naturale''.