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INCONTRO AL MINISTERO

Classyfarm, Fnovi: la produzione non deve intervenire

Classyfarm, Fnovi: la produzione non deve intervenire
Incontro al Ministero della Salute sul Veterinario Aziendale. La FNOVI ha chiesto di superare la forbice tra veterinari aziendali in elenco e quelli realmente operativi in Classyfarm.


E' "troppo aperta" la forbice fra Veterinari Aziendali elencati FNOVI e Veterinari Aziendali attivi nel ruolo assegnato loro dal DM 7 dicembre 2017. Una forbice che ha le sue ragion d'essere e che la FNOVI ha chiesto di affrontare e superare. Ne hanno parlato ieri al MInistero della Salute il Presidente Gaetano Penocchio e il consigliere Medardo Cammi.
L'incontro si è svolto  nella sede di Viale Ribotta, alla presenza del Direttore Generale della Sanità animale dei farmaci veterinari Pierdavide Lecchini. Con il Direttore erano presenti i dirigenti ministeriali Angelica Maggio ,Ugo Santucci, Luigi Ruocco, Francesca Calvetti e Loredana Candela.

Per superare la carenza dei veterinari aziendali il Ministero della salute ha autorizzato sino al 31 gennaio 2021 medici veterinari diversi dagli aziendali (i veterinari “incaricati”) ad agire nel Classyfarm. E così "fino ad oggi molti soggetti hanno potuto certificare o connotare di valore i propri prodotti, in quanto aderenti a disciplinari di benessere diversi, accertati con modalità̀ diverse"- fa notare la Federazione in una nota seguita all'incontro. "Il veterinario aziendale e Classyfarm avrebbero dovuto rendere più̀ credibili questi circuiti che ad oggi vedono terzi committenti paganti (i produttori/distributori) commissionare valutazioni sul benessere a professionisti di loro fiducia"- evidenzia la FNOVI stigmatizzando che "la produzione non deve intervenire in percorsi di inserimento dati e valutazione o certificazione dei suoi prodotti".

Il sistema - prosegue la nota- dovrà essere sostituito dal “Sistema di qualità̀ nazionale per il benessere animale”, in conformità̀ a regole tecniche relative all’intero sistema di gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare, compresa la gestione delle emissioni nell’ambiente, distinti per specie, orientamento produttivo e metodo di allevamento.  Sarà necessario definire una road map in modo che a fine anno possano essere poste condizioni per la completa realizzazione del Decreto che ha normato compiti, responsabilità e requisiti professionali del Veterinario Aziendale.

Non da ultimo, la FNOVI ha ricordato che il Decreto 7 dicembre 2017 affida alla Federazione la gestione dell’elenco pubblico nazionale dei Veterinari Aziendali e che la stessa avviene sulla base del possesso di requisiti previsti dalla norma. "I dipendenti di società o associazioni che forniscono servizi e prodotti alle aziende dei propri associati che non sono proprietari
degli animali allevati non possono essere iscritti all’elenco dei veterinari aziendali"- conclude la nota della FNOVI.