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EQUIDI E RICERCA

La FEI ammette i cavalli clonati alle competizioni

La FEI ammette i cavalli clonati alle competizioni
La FEI (Fédération Equestre Internationale) ha deliberato di ammettere I cavalli clonati alle competizioni. Non gareggiano, mai cloni dei grandi campioni esistono già.
La decisione, adottata a Losanna dal Bureau's spring meeting, lo scorso mese di giugno è stata ufficialmente pubblicizzata in questi giorni.
Le recenti ricerche sulla clonazione equine- si legge sul sito ufficiale- sono state illustrate e discusse nel corso del FEI Sports Forum, concludendo che "la FEI non vieterà né ai cloni né alla loro progenie di partecipare alle competizioni della Federazione e che la stessa FEI continuerà a monitorare l'evoluzione scientifica delle ricerche con particolare riguardo ai risvolti sul benessere degli equini".

La decisione ribalta la precedente posizione della FEI che nel 2007 si era espressa in questi termini: " Cavalli e cavalieri sono entrambi considerati atleti dalla FEI e la clonazione a scopi puramente competitivi è contraria agli obiettivi fondamentali di porre gli atleti nelle condizioni di gareggiare agli eventi internazionali in condizioni corrette e leali".

Nel mondo sono sempre di più i cavalli clonati. Tra i più famosi il clone di ET, campione che vinse nel 1997 a Göteborg la finale della FEI World Cup Indoor, i due cloni del purosangue americano Gem Twist, indimenticabile saltatore alle Olimpiadi di Seul, e il clone di Chellano Z. Nessuno finora ha partecipato a competizioni.