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LETTERA ANMVI

Farmaci, ANMVI chiede garanzie dopo il 28 gennaio

Farmaci, ANMVI chiede garanzie dopo il 28 gennaio
A tre giorni dal nuovo regolamento sui medicinali veterinari, si affacciano incognite sul periodo transitorio. ANMVI chiede garanzie di continuità di approvvigionamento.


Con una lettera alla Direzione Generale del Ministero della Salute, il Presidente ANMVI Marco Melosi, chiede un intervento presso le competenti sedi europee che "azzeri l’irrazionalità di interpretazioni diverse dal dettato normativo" che consente la commercializzazione dei farmaci veterinari già presenti sul mercato fino al 29 gennaio 2027. Questo periodo transitorio è previsto dall'articolo 152 del  Regolamento UE 2019/6 sui medicinali veterinari.

"Siamo a conoscenza- scrive il Presidente dell'ANMVI- di  motivate preoccupazioni delle rappresentanze europee dell’industria e della nostra professione, circa un pericoloso fraintendimento dell’articolo 152, paragrafo 2", che se fosse assecondato, comporterebbe il rischio che i prodotti veterinari attualmente approvati (ad es. vaccini, farmaci antidolorifici, antibiotici , ecc.) non possano più essere messi in commercio sul mercato europeo dal 28 gennaio 2022. Cioè fra tre giorni.

Invece, l'articolo 152 ( Medicinali veterinari, autorizzazioni all’immissione in commercio e registrazioni esistenti), stabilisce espressamente che " I medicinali veterinari immessi sul mercato ai sensi della direttiva 2001/82/CE o del regolamento (CE) n. 726/2004 possono continuare a essere commercializzati fino al 29 gennaio 2027, anche se non conformi allo stesso”.

Il proseguimento della fornitura di nuovi lotti di medicinali veterinari non dovrà essere messo a repentaglio, pertanto ANMVI auspica un intervento del Ministero della Salute affinché la Commissione Europea e le autorità preposte si attengano al dettato di legge, "nel senso di consentire- senza alcun dubbio- un periodo di transizione di 5 anni per adattare l'imballaggio e l'etichettatura dei prodotti già commercializzati fino al 29 gennaio 2027".

Il timore è che alla data del 28 gennaio 2022, fra pochissimi giorni, possano verificarsi delle interruzioni nelle forniture di medicinali veterinare. Le ipotesi interpretative- sia pure non giuridicamente vincolanti- emerse nelle sedi europee, devono quindi rientrare per non aggravare un periodo già contrassegnato dalle note difficoltà causate dalla pandemia.

La transizione - conclude la lettera- è più che giustificata dagli stessi obiettivi del Regolamento UE 2019/6. D'altra parte- conclude- una diversa gestione della norma citata vanificherebbe la stessa ragion d’essere del Regolamento e comprometterebbe seriamente la salute animale, la salute pubblica, la sicurezza alimentare e le filiere economiche pertinenti.