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ELEZIONI EUROPEE

All'Europa chiediamo consapevolezza su leggi veterinarie

All'Europa chiediamo consapevolezza su leggi veterinarie
Per la salute animale gli Eurodeputati coinvolgano i Veterinari e incoraggino le strategie 'One Health'.
 Il prossimo Parlamento Europeo dovrà portare a termine un pacchetto di regolamenti comunitari decisivi per la salute animale e la sicurezza alimentare. Anche in vista del semestre di presidenza italiana, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) fa notare che le istituzioni uscenti, Europarlamento e Commissione, hanno iniziato una riforma della legislazione veterinaria che si dovrà concludere nel 2015 e che rinnoverà a fondo il modo di affrontare la salute e il benessere degli animali.

Per milioni di cittadini europei questo sforzo riformatore potrà tradursi in tre grandi risultati: maggiori garanzie sanitarie dei cibi di origine animale, contrasto dell'antibiotico-resistenza e vantaggi economici derivanti da produzioni zootecniche più sane e più redditizie.

"Il nostro appello ai candidati e ai futuri eletti – dichiara Marco Melosi, presidente ANMVI- è di interpretare questo profondo rinnovamento con un approccio rigorosamente sanitario, scientificamente fondato e attento agli equilibri economici fra gli Stati Membri. Questo rinnovamento risulterà tanto più riuscito quanto più saranno coinvolti e ascoltati i Veterinari, attraverso le loro rappresentanze in Italia e a Bruxelles".

In particolare, i futuri europarlamentari italiani "prestino la massima attenzione a questo processo regolamentare, rilevantissimo per l'Italia- Paese forte produttore di alimenti di origine animale la cui sicurezza è garantita dai Veterinari", aggiunge Melosi. Fondamentale, "sarà la capacità dell'Europarlamento e della Commissione di basare tutta la materia su fondamenta tecnico-scientifiche. La giusta spinta etica e protezionista, non scada a mero pretesto per alterare gli equilibri economici fra i Paesi, a danno dell'Italia, e non diventi un vuoto esercizio di demagogico consenso".

Altrettanto concreto sia l'impegno dell'Unione Europea verso le politiche 'One Health' (Una sola salute per gli animali e per le persone) perorate dall'OMS e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale; il controllo delle malattie trasmissibili dagli animali (da reddito e da compagnia) all'uomo richiede una coraggiosa politica comunitaria di defiscalizzazione delle prestazioni veterinarie, che potrà avviarsi con la futura armonizzazione delle aliquote IVA nella UE e con una modifica della Direttiva IVA che riconosca alle cure veterinarie lo status di prestazioni di interesse pubblico.

Ufficio Stampa ANMVI
0372/40.35.47