• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30945

GRUPPI D’ACQUISTO ON LINE, ANMVI SCRIVE A FAZIO

GRUPPI D’ACQUISTO ON LINE, ANMVI SCRIVE A FAZIO
Si stanno estendendo al settore della salute e della medicina veterinaria le offerte speciali promosse on line dai "gruppi di acquisto". L'ANMVI ha scritto al Ministero della Salute: questo modello di business non è applicabile al settore della salute. Chiesto un intervento per escludere le prestazioni sanitarie dalle offerte o per regolamentarle secondo le norme della pubblicità sanitaria.

Si stanno estendendo al settore della salute e della medicina veterinaria le offerte speciali promosse on line dai "gruppi di acquisto" (Groupon, PoinX, Groupalia, Prezzo Felice, ecc.) secondo un nuovo modello di business basato sull'acquisto collettivo di beni e servizi (ristoranti, generi alimentari, prodotti di intrattenimento, cinema, massaggi) a prezzi fortemente scontati.

L'ANMVI ha scritto al Ministro della Salute On Ferruccio Fazio e al Sottosegretario Francesca Martini chiedendo un chiarimento e di valutare l'adozione di "un intervento legislativo mirato- per escludere le prestazioni medico-sanitarie dalla gamma di beni e servizi proponibili dai gruppi di vendita/acquisto o quanto meno per regolamentarne la proposta, secondo il rigoroso rispetto delle norme di pubblicità sanitaria, del Codice del Consumo e della deontologia medico-veterinaria".

"Riteniamo che le norme in materia di pubblicità sanitaria - scrive l'ANMVI- non consentano l'applicazione di questo modello di business al settore della salute, da molti frainteso come un esempio di lecita liberalizzazione dell'offerta di servizi professionali di ogni genere. L'indurre una domanda di salute, il subordinare l'erogazione della prestazione sanitaria al raggiungimento di un numero minimo di acquirenti nonché il profitto realizzato dal gestore del gruppo sulle offerte andate a buon fine rappresentano - ad avviso della scrivente- elementi bastanti a rendere tale approccio commerciale incompatibile con il diritto alla salute e con l'etica medico-veterinaria".

Nel merito delle offerte speciali, l'ANMVI osserva inoltre una scarsa aderenza alle norme pubblicitarie del Codice del Consumo, non essendo presenti molte informazioni necessarie al cliente/paziente per una piena e consapevole valutazione dell'acquisito. E' il caso ad esempio dei valori di prezzo pieno e prezzo scontato che nel caso delle tariffe veterinarie- a maggior ragione con l'abolizione dei minimi inderogabili - non consentono al cliente di conoscere l'effettivo valore della prestazione e l'effettiva convenienza ricavata.

E' di queste ore la notizia che Groupon sta valutando la quotazione in Borsa, forte delle prospettive di profitto e della chiusura di Deals, il concorrente lanciato da Facebook . Il fenomeno è in espansione e richiede un rapido interessamento da parte del Ministero della Salute.

L'ANMVI condivide le preoccupazioni già espresse da altre Professioni della Salute, in Italia come all'estero, per le quali è urgente intervenire prima che il fenomeno degeneri in esperienze dannose per la salute dei pazienti e degli utenti delle prestazioni medico-veterinarie.