PAC: REGOLAMENTO UNICO PER LE CONSULENZE AZIENDALI
L'Onorevole Mancuso ha presentato un'interrogazione al Ministro Galan sulla Misura 114 che riguarda le consulenze aziendali nel settore zootecnico. Troppa difformità di attuazione fra le Regioni. Troppi contenziosi con gli Ordini professionali. L'On Mancuso chiede l'emanazione di un Regolamento nazionale.
L'aveva ammesso anche l'allora Ministro delle Politiche Agricole, LucaZaia: "Un errore la mancanza di uniformità nelle consulenze aziendali".
Non meno diretto l'attuale Ministro Giancarlo Galan che non ha escluso di accentrare la gestione dei finanziamenti PAC riservati alla condizionalità, a causa dello scarso impegno delle Regioni ad attingere alle ingenti risorse comunitarie per sostenere l'agricoltura e la zootecnia nazionali. Non è solo inerzia, è un intero sistema di consulenze e servizi ad essere messo in discussione quando non si fonda su competenza e trasparenza.
Ora una interrogazione parlamentare dell'On Gianni Mancuso chiede espressamente l'adozione di "un Regolamento unico per il riconoscimento degli Organismi di consulenza aziendale" e di procedure "per sviluppare anche in Italia un moderno di servizio di consulenza aziendale nel rispetto delle prerogative professionali servite dalle leggi relative agli Albi dei Dottori Agronomi, degli Agrotecnici, degli Agrotecnici laureati e dei Medici Veterinari".
Insomma il federalismo in questo caso rallenta l'Italia. Infatti, la Misura 114 prevede l'erogazione di un contributo annuale alle imprese agricole che utiizzino servizi di consulenza aziendale, ma in Italia "viene applicata in maniera autonoma in ciascuna regione italiana, in maniera spesso difforme, se non contrastante".
L'On Mancuso ricorda inoltre che "è sorto un rilevante contenzioso tra le Regioni e gli Ordini Professionali dei Dottori Agronomi e Forestali, degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e dei Medici Veterinari che in numerose occasioni sono stati costretti a impugnare i bandi regionali sulla Misura 114, ottenendone quasi sempre l'annullamento".
Tutto questo - conclude l'interrogante- "ha causato una moltiplicazione dei costi e delle difficoltà burocratiche e, contemporaneamente, al fallimento della Misura 114, con pochissimi interventi finanziati. Va così ad aumentare la somma di denaro dei contributi UE non utilizzati, al momento la cifra ammontava a 520 milioni di Euro, che al 31/12/2010 l'Europa rivendicherà sull'Italia, colpevole di non averli utilizzati!".