MONSELICE: CAVALLI POSITIVI, CHIESTE CONTRO ANALISI
Positivi al test antidoping il primo e il secondo classificato alla Quintana di Monselice. La Commissione Veterinaria aveva spedito al laboratorio francese i campioni di sei cavalli. Tracce di Methylprednisolone e Meloxicam. Chieste le controanalisi.
Cavalli positivi al test antidoping alla Quintana di Monselice. Uno è il cavallo montato dal faentino Willer Giacomoni, vincitore della manifestazione, l'altro è il secondo classificato. Per la prima volta i cavalli partecipanti alla giostra sono stati sottoposti ai controlli antidoping, in ottemperanza alla recente ordinanza Martini.
La commissione veterinaria presieduta dal direttore della clinica universitaria di Veterinaria di Padova Roberto Busetto, ha spedito al laboratorio francese "laboratoire des Courses Hippiques", i campioni di sei cavalli, i primi tre piazzati e altrettanti estratti a sorte. Due dei sei controlli sono risultati positivi al test antidoping. Uno è il cavallo "Grey Oxford", montato da Giacomoni del rione Torre, e l'altro è il secondo classificato "Su Barcu" di Pasquale Lionetti, della contrada San Cosma.
Sul cavallo della Torre sono state trovate tracce di Methylprednisolone e Meloxicam - un acetonide utilizzato per reazioni eczimose il primo ed un antiinfiammatorio il secondo -, sostanze che potrebbero trovare giustificazioni per cure in atto, anche se i responsabili dei cavalli avrebbero dovuto dichiararlo nell'apposito modulo, che nessuno invece ha utilizzato. Ora in merito si attendono sviluppi, anche se, dal lato ludico, pare che l'edizione 2010 della giostra sarà annullata, perchè soltanto sei dei diciotto cavalli sono stati controllati e dunque non si potrà mai sapere se altri fossero positivi al doping. Inoltre l'ipotesi di assegnare un nuovo vincitore non piace agli organizzatori.
"Per prima cosa bisogna attendere le controanalisi - afferma Willer Giacomoni - perchè in Francia vengono analizzati i campioni a molecola e non a quantitativo, e dunque bisogna capire in quale dose una determinata sostanza fosse presente nel sangue del cavallo. In ogni caso si tratta di prodotti che sono stati utilizzati per cure mediche e non nei tempi giusti e ciò lo abbiamo riscontrato insieme agli altri uomini della nostra scuderia. Attendiamo ora i risultati per avere maggiore chiarezza". Grey Oxford non è di proprietà di Giacomoni, ma era stato preso "in affitto" da una scuderia faentina. (fonte:romagnanoi.it)