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ANTIBIOTICI, FARMACOSORVEGLIANZA SU USO IN DEROGA

ANTIBIOTICI, FARMACOSORVEGLIANZA SU USO IN DEROGA
I dati sui livelli di resistenza riscontrati in Europa nei confronti di alcune cefalosporine di terza generazione in isolati battericì dal pollame e in particolare di E. Coli avallano l'ipotesi dell' uso in deroga in questa specie. Il Ministero della Salute scrive ai titolari delle attività di farmacovigilanza: verifiche e raccomandazioni sull'eventuale uso in deroga.

E' in corso a livello comunitario una valutazione dell'impatto dell'eventuale uso in deroga dei medicinali contenenti cefalosporine sul relativo sviluppo di fenomeni di resistenza. Lo rende noto la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario in una circolare indirizzata il 5 marzo scorso ai Servizi Veterinari, al NAS e alla Guardia di Finanza.


In Italia e in Europa sono autorizzati medicinali veterinari contenenti cefalosporine per patologie di diverse specie da reddito (bovini, ovi-caprini, suini, equidi) ad eccezione del pollame ed altri avicoli per cui non risulta autorizzato alcun medicinale veterinario contenente antibiotici appartenenti a tale classe.
"In questo settore - scrive il Direttore Generale Gaetana Ferri - si ritiene vi sia una maggiore possibilità di ricorso all'uso in deroga con particolare riferimento ai trattamenti in ovo e a pulcini di 1 giorno di vita. I dati relativi ai livelli di resistenza riscontrati in Europa nei confronti di alcune cefalosporine di terza generazione in isolati battericì dal pollame e in particolare di E. Coli avallano l'ipotesi del probabile uso in deroga dei suddetti medicinali in questa specie".

La nota ministeriale chiede pertanto ai titolari delle attività di fàrmacosorveglianza dei Servizi Veterinari, del NAS e della Guardia di Finanza di prestare particolare attenzione al fine della verifica dall'eventuale uso in deroga di medicinali contenenti questi antibiotici".


La Direzione generale puntualizza che, tenendo conto dei potenziali rischi per la salute pubblica, l'uso in deroga di medicinali contenenti tali sostanze viene scoraggiato dall'Agenzia Europea del Farmaco. Pertanto, la nota conclude con la raccomandazione" di valutare sempre il ricorso a tale pratica in relazione alla reale necessità, all'esistenza di MRL e alle condizioni di management dei sistemi di allevamento (rispetto di adeguate misure di biosicurezza e del benessere animale. utilizzo di idonei programmi di vaccinazione)".

Allegati
pdf NOTA DELLA DGSAFV.pdf