Ricordando che la rabbia è "una malattia infettiva mortale per l'uomo e per gli animali", l'Ordine dei Veterinari di Milano ha diffuso un comunicato a seguito dell'ordinanza ministeriale in vigore dal 7 dicembre raccomandandone la stretta osservanza.
Negli ultimi mesi del 2008 la rabbia silvestre (che colpisce gli animali selvatici come volpi e tassi) si è manifestata dopo 13 anni di assenza nelle nostre regioni del nord-est. Purtroppo sono stati contagiati anche due cani di proprietà dando origine al ciclo della rabbia urbana (che colpisce l'uomo e gli animali domestici).
Ricordando gli obblighi introdotti dalla nuova ordinanza ministeriale in vigore dal 7 dicembre scorso, l'Ordine dei Veterinari di Milano, ha diffuso un comunicato raccomandandone la stretta osservanza e ricordando ai cittadini che la rabbia è "una malattia infettiva mortale per l'uomo e per gli animali" e che l'unico modo per evitarla è la vaccinazione.
"La vaccinazione, sicura e con rarissimi effetti collaterali, deve essere eseguita almeno 21 giorni prima del transito o permanenza nelle zone indicate. Chi prevede quindi di recarsi durante le prossime vacanze in Veneto Friuli Venezia Giulia e province di Trento e Bolzano deve far vaccinare al più presto il proprio animale contro la rabbia, per la sicurezza di uomini e animali.
La rabbia, malattia virale nota da centinaia di anni per l'estrema gravità dei sintomi che caratterizzano l'infezione sia umana che animale, è una malattia facilmente prevenibile, ma non curabile e con esito letale una volta che si manifesta. Nei paesi del terzo mondo, ricorda l'Ordine, la rabbia miete ancora circa 50.000 vittime umane ogni anno.