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IVA VETERINARIA, 34 PD SI APPELLANO A FRANCESCHINI

IVA VETERINARIA, 34 PD SI APPELLANO A FRANCESCHINI
Va adeguata ai livelli europei l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sui prodotti alimentari dedicati agli animali. Trentaquattro parlamentari del Pd hanno sottoscritto un manifesto sulle politiche degli animali d'affezione. "A Franceschini chiediamo un impegno vero del PD su questi temi": trentaquattro parlamentari del Pd hanno sottoscritto un manifesto sulle politiche degli animali d'affezione. L'iniziativa, coordinata dalla senatrice Silvana Amati, sostiene la storica battaglia dei veterinari per la riduzione dell'Iva sulle prestazioni veterinarie e sul pet food.

Facendo proprie le motivazioni più volte rappresentate dall'Anmvi in sede nazionale ed europea, il manifesto sostiene che l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sui prodotti alimentari dedicati agli animali vada "adeguata ai livelli europei" e che vada " superato il concetto che detenere animali d'affezione sia un lusso".

Negli ultimi anni, la proposta di riduzione dell'aliquota Iva sulle cure sanitarie e l'alimentazione degli animali da compagnia ha trovato un consenso parlamentare sempre più trasversale e anche dal Governo sono arrivati segnali politicamente incoraggianti. Il vero ostacolo è rappresentato dall'Economia che ha più volte manifestato la propria contrarietà, sempre con note firmate dal Ministro Tremonti, per le ripercussioni sul gettito fiscale e per incompatibilità con le norme europee.

L'Anmvi ha sempre confutato le ragioni dell'Economia, sia sulla base di considerazioni socio-economiche (in altri settori la defiscalizzazione è stata la molla per il rilancio dei consumi a beneficio delle entrate pubbliche) sia sulla base di considerazioni legate ad orientamenti comunitari tesi all'armonizzazione delle aliquote e delle condizioni di mercato nell'offerta dei servizi professionali.

Fra le altre richieste sottoscritte dai parlamentari PD: favorire l'effettiva educazione scolastica in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto; varare nuove normative per un rapporto più forte e costruttivo con le Regioni e i Comuni, interlocutori primari; migliorare la gestione dell'anagrafe canina, impegnando le Regioni anche a introdurre nuove figure tecniche e personale dedicato alla pet-therapy; avviare l'anagrafe felina in ottemperanza della legislazione europea; promuovere i test alternativi e accelerare sulla ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.