L'abbinamento di una nuova proposta di legge e l'annuncio di ulteriori proposte legislative per la riforma della 281 ha bloccato i lavori in Commissione Affari Sociali. Dubbi sulla sostenibilità economica delle proposte. Dibattito sull'effettiva urgenza del problema. Il Sottosegretario Martini: la Commissione non sottovaluti il tema.
La Commissione Affari Sociali, ha convenuto, non senza un acceso dibattito di sospendere l'esame della riforma della 281, in considerazione dell'abbinamento di una nuova pdl assegnata alla Commisione, la proposta di legge n. 2359, d'iniziativa dei deputati Anna Teresa Formisano e Drago e dell'annuncio di analoghe proposte ancora in attesa di assegnazione.
La pausa sarebbe opportuna, anche in considerazione "degli oneri non trascurabili che potrebbero derivare dall'approvazione delle pdl", è il commento di Carla Castellani (PdL). Gianni Mancuso, relatore, ha concorda sull'opportunità di un "breve rinvio", ma ha assicurato di " avere ben chiara l'esigenza di contenere fortemente gli oneri, alla luce della difficile situazione finanziaria e delle emergenze presenti in altri settori della vita pubblica, con particolare riferimento alle conseguenze del terremoto in Abruzzo". Tuttavia, Mancuso ritiene che un intervento normativo in materia "sia necessario, anche al fine di superare la logica delle ordinanze ministeriali emanate a fronte di situazioni di emergenza".
Di parere opposto Paola Binetti (PD) che ha espresso " il proprio stupore per la scelta di affrontare, in questo momento, il tema del randagismo, mentre la Commissione si scontra ogni giorno con la difficoltà di reperire risorse per interventi più urgenti: pensa, ad esempio, alla proposta di legge sulle cure palliative e sulle terapie del dolore o alle misure per l'assistenza ai pazienti cerebrolesi". Ritiene, altresì, che la Commissione dovrebbe passare a occuparsi, in tempi rapidi, di altri temi di sua competenza, caratterizzati da particolare urgenza, quali ad esempio il testamento biologico. Per quanto riguarda, invece, il fenomeno del randagismo, ritiene "prioritaria l'applicazione delle norme vigenti, dal cui mancato rispetto derivano molti dei drammatici episodi di cronaca cui diversi colleghi hanno fatto riferimento".
Rodolfo Viola (PD) ha dichiarato che le norme vigenti, "ove fossero seriamente applicate, sarebbero sufficienti a risolvere gran parte dei problemi connessi al fenomeno del randagismo, come dimostrano i positivi risultati conseguiti in alcune aree del Paese. Concorda, altresì, sul fatto che sarebbe opportuno approfondire la problematica sottesa alla proposte di legge in esame, anche attraverso un ciclo di audizioni. Ritiene, peraltro, che un riordino della disciplina in materia sia urgente, trattandosi di un tema che investe il rapporto tra esseri umani e animali, con significative ripercussioni sulla salute umana".
Domenico Di Virgilio (PdL), rispondendo alla collega Binetti, osserva che "le proposte di legge in materia di randagismo, pur senza pregiudicare l'iter degli altri provvedimenti all'attenzione della Commissione, meritino di essere esaminate in tempi rapidi".
Il sottosegretario Francesca Martini ribadisce la soddisfazione del Governo per l'inizio dell'esame del provvedimento in titolo e auspica che la sua importanza non sia sottovalutata dalla Commissione.