Gli uffici fiscali non potranno emettere alcun atto accertativo senza aver obbligatoriamente attivato precedentemente un contradditorio con il contribuente. Lo ha dichiarato il Sottosegretario all'economia, Daniele Molgora, intervenendo ieri in Commissione Finanze della Camera.
I controlli sugli studi di settore prevedono l'attivazione obbligatoria del contradditorio con il contribuente prima dell'emissione dell'atto accertativo. Delle risultanze del contradditorio gli uffici devono ovviamente tenere conto nel valutare la sostenibilità della pretesa tributaria sia in fase di adesione sia in sede di accertamento.
E' questo il chiarimento fornito dal Sottosegretario all'economia , Daniele Molgora, che ha risposto ieri in Commissione Finanze della Camera all' interrogazione dell'On. Fugatti ed altri. " L'agenzia delle entrate " ha rassicurato Molgora, " ha fornito indicazioni precise agli uffici in merito alle attività di controllo da svolgere sulla base degli studi di settore". Ha ribadito inoltre "il non automatismo del procedimento accertativo" sottolineando che questa è da considerarsi un'indicazione amministrativa vincolante per gli uffici in coerenza con la normativa sugli studi e che tutte le sedi territoriali sono state debitamente informate affinché si attengano strettamente a queste indicazioni.