Fa discutere un articolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport, sulla positività alla cocaina in alcuni cavalli, ma solo oltre i 20 nanogrammi. Per alcuni è un esempio di "disservizio giornalistico". L'Amministratore delegato di Unire Lab replica oggi su Libero: troppi equivoci, serve una regola certa.
Cocaina ai cavalli? Fino ai 20 nanogrammi per millilitro di urina i cavalli non possono essere considerati positivi. Lo ha stabilito la Commissione scientifica dell'Unire che ha adottato un parametro condiviso anche dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e dunque applicato dal laboratorio dell'Ente, l'UnireLab.
La Gazzetta dello Sport parlava ieri di violazione delle norme europee, mentre l'amministratore delegato di UnireLab dichiara oggi a Libero di ritenere la decisione della Commissione "ineccepibile per distinguere il doping perpetrato dall'uomo con i casi di inquinamento ambientale. Fino ad oggi- prosegue- si sono verificati troppi equivoci e questa modifica porterà chiarezza. Sono in partenza per Stoccolma e credo che questa soglia sarà adottata dai cinque maggiori laboratori europei. All'estero finora si usa un criterio discrezionale. Mettere una regola certa è un passo in avanti per uniformare i regolamenti di tutto il mondo".
E il confronto con altri Paesi europei è all'ordine del giorno alle audizioni per il rilancio dell'ippica volute dal Ministro Luca Zaia. Il confronto con Francia, Gran Bretagna, Germania e Irlanda " sarà un arricchimento, ha detto il Ministro, per la nostra esperienza e segnerà l'inizio di una proficua collaborazione.