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CANI PERICOLOSI, AI VETERINARI LA PREVENZIONE

CANI PERICOLOSI, AI VETERINARI LA PREVENZIONE
Dalla lista delle razze pericolose al concetto del rischio potenziale da valutare. E' questo il passaggio più importante contenuto nell'imminente ordinanza per la prevenzione dell'aggressività canina. Colangeli (SISCA): è un passaggio culturale che chiama i veterinari a compiti di prevenzione e di valutazione. In attesa della nuova ordinanza ministeriale il corso, aperto stamattina da Laura Gemma Brenzani, Direzione Struttura Prevenzione Sanità Veterinaria della Regione Lombardia, ha offerto una panoramica sulla gestione del problema in Italia ed in Regione Lombardia.

La prima giornata del Corso AIVEMP SISCA sui cani pericolosi ha visto oggi una affollata platea attenta e partecipe delle anticipazioni portate da Rosalba Matassa, dirigente del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (Settore Salute, Direzione Generale della Sanità animale e del Farmaco Veterinario). Rosalba Matassa ha svolto una presentazione articolata e argomentata della nuova ordinanza per la prevenzione dell'aggressione canina, che a giorni sarà firmata dal Sottosegretario Martini.

Confermando le anticipazioni già fornite alla stampa dal Sottosegretario Martini, la relazione della dirigente ministeriale ha assunto soprattutto una valenza tecnico-veterinaria e analizzato le ricadute che il nuovo provvedimento avrà sulla professione, pubblica e privata.

Non ci sarà più l'elenco delle razze considerate "pericolose", perché le liste redatte dai passati Governi non avevano fondamento scientifico e soprattutto si sono rivelate inefficaci rispetto agli obiettivi di tutela dell'incolumità pubblica: il fenomeno delle morsicature e delle aggressioni non ha subito flessioni. La nuova ordinanza sposterà l'attenzione sul proprietario e sulle sue responsabilità: chi possiede un cane è sempre responsabile dei suoi comportamenti, dunque guinzaglio sempre ( con un massimo di estensione nel raggio di 1 metro e mezzo ) e museruola a portata di mano. Lo stesso vale per chi ha in detenzione o in affido anche temporaneo l'animale.

[IMMAGINE3]"Questo è un passaggio culturale da sottolineare- ha dichiarato il Presidente della SISCA Raimondo Colangeli - perché dopo anni di black list si cancella l'idea che ci sia un nesso fra genetica e pericolosità". Si passa ai concetti di "rischio potenziale" e di "rischio potenziale elevato", mettendo in campo lo strumento della valutazione di tipo comportamentale. Sarà fatto un grosso di lavoro di formazione sulle ASL, che potranno avvalersi di medici veterinari comportamentalisti, anche con la stesura di apposite linee guida per indirizzare la valutazione". "E' importante notare- aggiunge Colangeli, che ha partecipato ai lavori del tavolo ministeriale - che l'ordinanza parla di "intervento terapeutico" e quindi del medico veterinario come unica figura professionale qualificata per questo tipo di valutazione". Questo l'aspetto dell'ordinanza che ha reso ancor più partecipata la discussione, sia da parte dei medici veterinari asl presenti in sala che dei veterinari libero professionisti ed in particolare comportamentalisti.

I soggetti morsicatori, come quelli a rischio potenziale elevato saranno inseriti in appositi elenchi che consentiranno più che in passato di precisare l'indagine epidemiologica. Per i soggetti a rischio elevato sarà previsto l'obbligo contestuale di guinzaglio e museruola e di polizza contro danni a terzi.

I  Comuni e le ASL dovranno assicurare una offerta formativa per i proprietari, una sorta di patentino non obbligatorio che alcuni colleghi in sala hanno suggerito di incoraggiare portando i proprietari che l'hanno conseguito verso forme di premiali di incentivazione. "Come liberi professionisti dobbiamo incoraggiare la visita pre-adozione- ha detto Colangeli- favorendo l'adozione consapevole del cane", mentre dalla sala si è rivolto al Ministero l'invito a coinvolgere i liberi professionisti, sensibilizzandoli e facendoli sentire partecipi del provvedimento.