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ECM, I PROFESSIONISTI CI CREDONO SEMPRE MENO

ECM, I PROFESSIONISTI CI CREDONO SEMPRE MENO
La Commissione Nazionale per l'ECM ha pubblicato il monitoraggio delle attività di accreditamento svolte dal 1 gennaio al 30 giugno 2008. Dal documento emerge l'"indeterminatezza" che costringe il sistema ad un "ulteriore periodo di transizione". Linetti: la positiva spinta dell'avvio sperimentale è andata col tempo scemando. E' pubblicato on line il documento della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, contenente il monitoraggio delle attività di accreditamento dal 1 gennaio 2008 al 30 giugno 2008. I dati fotografano una realtà che si richiama all' Accordo del 1 agosto 2007 (Accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 1° agosto 2007, concernente il "Riordino del sistema di Formazione continua in medicina") ma che da allora non ha ancora trovato il modo di entrare a regime.

Il testo, firmato dalla dirigente ministeriale, Maria Linetti, esplicita che: "I tempi impiegati per la definizione del nuovo sistema di formazione continua in medicina hanno prodotto notevoli ritardi tanto che per tutto l'anno in corso, il 2008, non è stato possibile definire dal punto di vista istituzionale (Agenzia), interlocutorio (Commissione), organizzativo (attività operative cfr in tal senso Accordo Convenzionale Agenzia) i presupposti per l'effettivo avvio delle attività".

E il sistema perde i colpi anche sotto il profilo della partecipazione. In testa i medici, ma ben posizionati anche i veterinari che nel primo semestre 2008 hanno permesso di contare 79.426 partecipazioni ( a fronte di 736 edizioni accreditate ecm) con una media di 8 crediti (la più bassa dopo i farmacisti). Tuttavia, nel complesso la partecipazione delle professioni sanitarie è in calo.

La pesante macchina burocratica prefigurata nell'Accordo del 2007 non è nemmeno stata completamente costruita. Mancano, ad esempio, all'appello molte Regioni: quasi tutto il centro sud non ha implementato un sistema o un progetto di educazione continua in medicina.

Ciò comporta "un ulteriore periodo di transizione che impone, anche alla luce delle forti flessioni registrate di partecipazione agli eventi formativi da parte degli operatori sanitari, di porre in essere delle attività volte a configurare un percorso di avvio a regime che rispetti gli obiettivi della norma istitutiva della formazione continua".

Tant'è che la fase sperimentale durerà per tutto il primo semestre del 2009. Con quale atteggiamento da parte degli operatori sanitari? La risposta è nel documento: "il nuovo sistema di formazione continua rivolto a tutti gli operatori sanitari compresi i liberi professionisti, deve tenere conto anche che- sulla base del monitoraggio effettuato- la positiva spinta dell'avvio sperimentale è andata col tempo scemando".

Di chi è la colpa? "le cause vanno imputate alla mancanza di produzione dell'offerta formativa che poco si fonda sul principio di appropriatezza; l'assenza, quasi totale, di riscontro nel management aziendale e dell'output che attraverso interventi migliorativi dell'organizzazione del lavoro e della pratica- attraverso gli aggiornamenti di formazione continua- devono poter essere riscontrati; la mancata definizione di misure incentivanti in favore degli stessi operatori sanitari per la loro partecipazione all'aggiornamento; le regole per la corretta impostazione dei rapporti tra organizzatori di eventi formativi e sponsor".

Il monitoraggio continuerà anche nel primo semestre del 2009 e riguarderà anche l'attività formativa delle Regioni. Quanto alla formazione a distanza, le sarà dedicato "un capitolo a parte", per la "definizione dei criteri per consentire la sua diffusione a regime".

Allegati
pdf MONITORAGGIO ECM 2008.pdf