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RAGUSA, SOLIDARIETA’ DALL’ORDINE E DAI COLLEGHI

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olidarietà è stata espressa al collega Gaetano Farina da tutti i colleghi iscritti all'Ordine di Ragusa. Incontro presso la sede dell'ordine provinciale per discutere le azioni da intraprendere su quanto accaduto.

In seguito all'attentato intimidatorio ai danni del collega Gaetano Farina, i colleghi iscritti all'ordine dei medici veterinari di Ragusa si sono riuniti presso la sede dell'ordine provinciale per esprimere solidarietà al collega. A darne notizia è il Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa, Salvatore Criscione, che in un comunicato stampa annuncia che "dopo l'ennesimo attentato, i Veterinari iscritti all'Ordine di Ragusa hanno deciso di non dare più assistenza a quanti non accettano di applicare la norma alimentare nei vari segmenti della filiera produttiva degli alimenti di origine animale. Le realtà produttive che si vogliono tenere fuori dalle regole in modo riservato - continua la nota - saranno segnalate alle direzioni generali delle Ausl. Al legislatore sarà chiesto di cambiare la norma, ove impone l'obbligo di denuncia al veterinario di sanità pubblica in assenza di strumenti di tutela". I veterinari auspicano che il legislatore non li costringa a fare attività repressiva in assenza di mezzi e di regole punitive per chi non esegue la norma.
Durante l'incontro sono stati letti i comunicati di solidarietà dei sindacati, delle associazioni di categoria, della Federazione Regionale dei Medici Veterinari della Sicilia e della FNOVI con plausi di ringraziamento. "Un importante impegno - si legge nel comunicato del Presidente dell'Ordine - è stato preso dalla federazione UIL-FPL nel documento inviato durante l'Assemblea dei Veterinari, nel quale si chiede un forte impegno da parte della regione per affrontare in termini moderni la lotta alla prevenzione delle malattie infettive della Sanità Animale a favore dei cittadini consumatori ed infine l'assemblea ha fatto sua l'affermazione del Presidente ANMVI Carlo Scotti". Il Presidente aveva sollecitato il Sottosegretario Martini ad intervenire pubblicamente: "crediamo che le istituzioni debbano far sentire la loro vicinanza e che i Colleghi non vadano lasciati soli. Questo- ha dichiarato Scotti- in nome di quei principi di sicurezza alimentare e di tutela della sanità pubblica che riempiono le sale nei consessi più prestigiosi, che danno lustro ai discorsi di chi li pronuncia, ma che dipendono dal lavoro e dall'abnegazione dei medici veterinari che, tanti, fanno il loro dovere fino in fondo. In un Paese normale, applicare la Legge non può essere un'attività a rischio". L'incontro è stato chiuso nella certezza che "sia la FNOVI che la Federazione Regionale, saranno accanto a tutti gli iscritti nel prosieguo della vicenda".

Questo è il terzo episodio malavitoso nei confronti di un dirigente veterinario, dopo quelli ai danni di Francesco Massara e Roberto Macrì.