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PET THERAPY, APPROCCIO ZOOANTROPOLOGICO

PET THERAPY, APPROCCIO ZOOANTROPOLOGICO
E' pubblicato su ministerosalute.it l'opuscolo divulgativo " L'approccio zooantropologico alla pet therapy, realizzato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario e dalla Direzione Generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali dell'ex Ministero della salute.

L'approccio zoo antropologico ai servizi di pet therapy si basa sulla prescrizione di specifiche interrelazioni con l'animale, che variano a seconda degli obiettivi che il medico curante predispone per il proprio paziente.

In proposito un nuovo opuscolo divulgativo è disponibile al sito ministero salute.it, realizzato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario e dalla Direzione Generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali dell'ex Ministero della salute.

La pet therapy - non ancora normata a livello nazionale, ma già disciplinata in alcune Regioni- viene definita come una attività di sostegno terapeutico attraverso l'utilizzo della relazione uomo-animale domestico. L'opuscolo parla più propriamente di "servizi di pet therapy", che "devono essere predisposti, in accordo con il medico curante che ha in carico il paziente, da un'equipe multi professionale costituita da medici specialisti, psicologi, medici veterinari ed educatori". I requisiti per la tutela del benessere psicofisico degli animali coinvolti devono essere verificati periodicamente secondo il parere del medico veterinario.


Realizzato con la collaborazione di Roberto Marchesini, l'opuscolo richiama tra le fonti legislative della pet therapy l' Accordo 6 febbraio 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e pettherapy. All'articolo 9, l' Accordo prevede che, al fine di agevolare un'ampia diffusione della pettherapy, le Regioni e le Province autonome promuovano l'adozione di iniziative intese a agevolare il contatto delle persone, in particolare anziani e bambini, siano esse ospitate presso strutture residenziali, quali case di riposo e strutture protette, o ricoverate presso istituti di cura, con l'animale da compagnia di loro proprietà o animali comunque utilizzabili per la pet therapy.


Ad oggi la pet therapy è disciplinata a macchia di leopardo. Carta Modena, le Linee guida dell'ISS e il parere del Comitato Nazionale di Bioetica sono i soli documenti ufficialmente valevoli su scala nazionale. Una proposta di legge per il riconoscimento e la regolamentazione della pet therapy è stata presentata dall'On Gianni Mancuso.

 

Allegati
pdf LA BROCHURE DEL MINISTERO DEL WELFARE SULLA PET THERAPY.pdf