Dopo la Regione Lazio anche la Lombardia attua la Legge 120/2007 e regolamenta l'attività libero professionale dei dirigenti veterinari. L'ANMVI ha dato mandato ai suoi legali per un ricorso al TAR. Scotti: "vedo un ritorno all'antico che scardina la veterinaria pubblica dal suo ruolo primario". Le Regioni si stanno disponendo ad attuare la Legge 120/2007 in base alla quale "le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano dovranno definire le modalità per garantire l'effettuazione, da parte dei dirigenti veterinari del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni libero professionali che per la loro particolare tipologia e modalità di erogazione esigono una specifica regolamentazione".
Dopo il Lazio è la Giunta della Lombardia (delibera n. VIII/007441 del 13 giugno 2008) ad approvare le "Linee di indirizzo in ordine all'esercizio della professione intramuraria da parte dei Dirigenti Medici Veterinari" e l'ANMVI ha già dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al TAR della Lombardia.
"Le linee guida della Lombardia sono il peggio che ci si poteva aspettare- ha dichiarato il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti- siamo di fronte ad un ritorno all'antico. Vedo la stessa ottusità e la poca lungimiranza che alcuni anni fa ha fatto perdere alla nostra professione pubblica quella autorevolezza in settori di primaria importanza quali la sicurezza alimentare - aggiunge Scotti- con queste delibere non fanno altro che smontare il cardine della professione veterinaria nel settore della prevenzione, per rivolgere l'attenzione al settore privato con aggravio di costi per uno Stato che cerca di risparmiare anche pochi euro. Questa assoluta" liberalizzazione" renderà sempre più fragile ed indifendibile l'immagine di una categoria, che nel settore pubblico ha un'essenziale funzione di garanzia della filiera agroalimentare, a vantaggio di altre figure professionali che nell'opinione pubblica stanno sostituendo sempre di più il Medico Veterinario".
Il Gruppo di lavoro - costituito il 18 dicembre scorso e "composto da personale esperto in materia" - ha terminato i suoi lavori il 16 maggio, senza che nessuno ne sapesse nulla. Il documento redatto dal Gruppo è stato accolto totalmente nella Delibera della Giunta del 13 giugno senza alcuna analisi critica e soprattutto senza alcun confronto con gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Il testo approvato permette in sostanza ai veterinari pubblici del SSN di fare quello che vogliono, senza alcun limite, dimenticandosi totalmente della loro funzione di controllo, delle loro specifiche competenze, dei loro ruoli di responsabilità e degli evidenti conflitti di interesse che ne derivano.
L'ANMVI, in occasione del Congresso nazionale dell'autunno scorso proprio dedicato all'intramoenia, aveva già espresso forti preoccupazioni sulla possibilità che una delega alle Regioni potesse portare a situazioni molto diverse sulla base di interessi locali, rapporti amichevoli, disponibilità politiche o semplicemente non conoscenza del problema da parte dei dirigenti responsabili. Ora l'Associazione ha dato mandato ai propri legali per un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.