I Comuni e gli altri Enti indicati dalla 281 possono avvalersi sia dei Servizi Veterinari Pubblici che dei veterinari liberi professionisti appositamente convenzionati. Chiarimenti dalla Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Veterinario sulla corretta applicazione della Legge.
Sulla corretta applicazione della Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, come modificata dalla Finanziaria 2007, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha prodotto una nota di chiarimento, "anche al fine di favorirne l'uniforme applicazione su tutto il territorio nazionale". La nota, inviata agli Assessorati alla Sanità e ai Servizi Veterinari nel mese di marzo, si riferisce alla previsione finanziaria di destinare ai piani di controllo delle nascite "una quota non inferiore al 60% delle risorse" previste dalla 281.
Spiega la nota: "Per quanto riguarda il riferimento all'attuazione dei piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione, va specificato che, ad oggi il metodo riconosciuto a livello internazionale per il controllo della popolazione canina e felina è la sterilizzazione chirurgica, mentre l'alternativa chimico-farmacologica (incruenta) è praticata solo a livello sperimentale e tra l'altro non sono disponibili dati sull'efficacia, durata e reversibilità. I Comuni e gli altri Enti a cui la legge fa riferimento provvedono ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione e a tale scopo possono avvalersi sia dei Servizi Veterinari Pubblici che di veterinari libero professionisti appositamente convenzionati".
A conclusione del chiarimento, la direttrice generale Gaetana Ferri aggiunge: "Resta inteso che i Servizi Veterinari della ASL competente per territorio devono continuare a svolgere normale attività di vigilanza al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie, di tutela del benessere animale e di controllo del randagismo anche attraverso il controllo delle nascite".